Il Consigliere comunale Paolo Manicone, in qualità di primo firmatario della cosiddetta “mozione Italcementi” del 4 giugno 2013, e alla luce di quanto discusso nella seduta del Consiglio Comunale del il 20 giugno, e nell’audizione dei vertici tecnici dell’Italcementi in Commissione Ambiente del 25 giugno, ha inviato alla nostra redazione una nota per chiedere ai protagonisti istituzionali incaricati di esprimersi e rilasciare autorizzazioni, innanzitutto chiarezza e fermezza, in quanto questa vicenda interessa non solo la tutela dell’ambiente, ma in modo più ampio e concreto la salute pubblica dei nostri concittadini. Di seguito il testo integrale.
L’audizione dei tecnici Italcementi è stata utile e proficua, soprattutto perché alle domande poste dai consiglieri presenti, le risposte degli ingegneri dell’Italcementi in alcuni casi sono state dettagliate, in altri le risposte sono state non esaustive e deboli nei contenuti, in altre hanno rimandato allo studio di Valutazione di Impatto Ambientale, per me carente riguardo lo studio scientifico dell’area territoriale interessata dall’influenza delle emissioni dei fumi, contenenti anche metalli pesanti, nano particelle, diossine e furani, dato importante per conoscere gli effetti sull’ambiente e sulla salute umana.
Il dato riconosciuto da tutti è stato che, dal 1994 ad oggi, l’Italcementi ha incenerito Pet-Coke, pneumatici e rifiuti, e non c’è stato un adeguato e scientifico monitoraggio, o meglio è recente un monitoraggio in autocontrollo, e una raccolta di altri dati, che speriamo vengano resi pubblici al più presto, che possano essere utili per venire a capo, di quale possa essere il danno ambientale, ma rimane il dato che nulla sappiamo sull’influenza di queste emissioni sulla salute umana.
Mi sembra chiaro, che la nostra preoccupazione, interessa la tutela della salute, e ci preoccupa allo stesso modo il lavoro e il sostentamento di tutte quelle famiglie che dipendono da Italcementi.
D’altra parte mi chiedo, fino a quando potremo scambiare o tutelare un posto di lavoro con il diritto alla tutela dell’ambiente e della salute?
Il profitto o il risparmio aziendale, legato all’incenerimento dei rifiuti, fino a quando è sostenibile per una comunità materana, che ha il diritto fondamentale di lavorare ed esistere?
Ho letto di recente un libro dal titolo “ In me non c’è che futuro…” ritratto di Adriano Olivetti, in cui si acclama che “ …. La terra, l’aria, l’acqua, esprimono in continuità uno slancio vitale …” e viene commentato un modello industriale pensato al di là di socialismo e capitalismo, che ha visto Adriano Olivetti protagonista.
Mi sarebbe piaciuto parlare con imprenditori di stampo olivettiano, mi sarebbe piaciuto.
Di seguito le 10 domande che ho rivolto ai tecnici dell’Italcementi.
10 DOMANDE ALL’ITALCEMENTI
1) QUAL’E’ L’ESIGENZA PRIORITARIA CHE PORTEREBBE L’ITALCEMENTI DALL’ATTUALE UTILIZZO DI COMBUSTIBILE DI 12.000 t/a A 60.000 t/a ?
2) PERCHE’ L’ITALCEMENTI CHIEDE L’UTILIZZO DELL’USO DI COMBUSTIBILE DENOMINATO CDR e CSS ?
3) CON LE ATTUALI 12.000 t/a DI COMBUSTIBILE A QUANTO SI E’ ATTESTATA LA PRODUZIONE DI CLINKER NEGLI ULTIMI 5 ANNI IN t/g ?
4) PERCHE’ DITE CHE L’INCENERIMENTO DI RIFIUTI E’ UN VANTAGGIO SUL BILANCIO AMBIENTALE ?
5) IL CSS DA SOLO QUANTE t/a DI PET- COKE PUO’ SOSTITUIRE, SE PROVENISSE SOLO DAL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI DI QUESTA REGIONE ?
6) L’ESPULSIONE DEI FUMI AL CAMINO DEL FORNO DI COMBUSTIONE, A QUALE ALTEZZA PROIETTA LE SUE PARTICELLE (METALLI PESANTI, DIOSSINE, ETC.) ? AVETE IDEA DELL’AREA TERRITORIALE SU CUI TALI PARTICELLE ARRIVANO AL SUOLO, ANCHE RISPETTO AI VENTI DOMINANTI DI MATERA ?
7) VISTO CHE LA TEMPERATURA DEL FORNO ROTANTE PER POCHI SECONDI ( 6/7 ) RAGGIUNGE LA TEMPERATURA DI 1800/2000 °C, SECONDO VOI SI GENERANO NANOPARTICELLE ? SE SI, I VOSTRI FILTRI LE INTERCETTANO ?
8) IL MIX DI RIFIUTI CHE IPOTIZZATE DI INCENERIRE NELLA VIA, HANNO ESPERIENZE DI MONITORAGGIO REALI DELL’ARIA, DEL SUOLO, SULLA SALUTE UMANA, CHE RISPETTANO LE PREVISIONI DELLA VIA E DI UN EVENTUALE VIS ?
9) SECONDO VOI SULLA BASE DI QUALE STUDIO SCIENTIFICO POSIZIONERETE LE CENTRALINE DI MONITORAGGIO? QUALE AREA TERRITORIALE SARA’ INTERESSATA DALLA MAGLIA DI 25 STAZIONI DEL METODO DEL TRAPIANTO LICHENICO ?
10) SECONDO VOI, SE DAL 1994 AD OGGI AVETE INCENERITO, PET-COKE, PNEUMATICI E RIFIUTI, E VI APPRESTATE AD INCENERIRNE PER 5 VOLTE LA QUANTITA’ ATTUALE, PENSATE EVENTUALMENTE DI AVER ARRECATO UN DANNO AMBIENTALE E SANITARIO ?
Il Consigliere comunale Paolo Manicone
Il comitato civico “No inceneritore a Matera – Mento sul Cemento”, che riunisce cittadini e associazioni materane, rivolge al Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Pierfrancesco Pellecchia, al Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella ed al Sindaco di Matera, Salvatore Adduce una “lettera-appello” in cui si chiede di attivarsi per impedire che Matera diventi una Tamburi 2. Di seguito il testo integrale.
Lo scrivente comitato civico “No inceneritore a Matera – Mento sul Cemento”, che riunisce cittadini e associazioni materane, rivolge alle SS.LL. in indirizzo la presente “lettera-appello” nell’intento di sollecitare una Vostra piena presa di posizione nei confronti della richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA e VIA) presentata lo scorso 17 maggio dal Gruppo Italcementi S.p.A. al competente ufficio della Regione Basilicata e finalizzata ad incrementare da 16 mila fino a 60 mila le tonnellate di rifiuti da incenerire nell’impianto sito in Località Trasanello a Matera.
La comunità materana non può accettare che la cementeria situata in Località Trasanello, quindi distante solo 3-4 chilometri dal centro abitato e dai “Sassi” (Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco), si trasformi in un pericoloso inceneritore. Un inceneritore in grado di emettere in atmosfera una quantità quadruplicata di diossine, PM10, PM2,5, benzopirene, ossidi di zolfo e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, con un impatto imprevedibile sull’ambiente e sulla salute dei materani. Tanto da far motivatamente temere una crescita dell’insorgenza, già allarmante, delle patologie neoplastiche al livello di Tamburi, quartiere tristemente noto della periferia di Taranto. A poco valgono le generiche rassicurazioni provenienti dall’Italcementi: a Trasanello verrebbero bruciati, oltre al pet coke (c.d. “feccia del petrolio”), pneumatici e, non meglio definiti, rifiuti CDR e CSS.
I rifiuti che detto stabilimento brucia attualmente già sono forieri di emissioni inquinanti; dopo il “revamping” del 2008, con l’elevazione a circa 100 metri del camino di combustione i fumi arrivano con più frequenza nell’abitato della città di Matera. Molti cittadini hanno difatti frequentemente segnalato fumi densi e odori acri, come di gomme bruciate, proprio in coincidenza di ventilazione proveniente dai quadranti orientali.
Non si possono pertanto disconoscere o minimizzare le legittime preoccupazioni che stanno prendendo piede man mano che l’opinione pubblica sta prendendo coscienza di questa problematica e segnatamente:
– la vicinanza spaziale dell’abitato di Matera rispetto all’impianto;
– l’assenza di qualsiasi monitoraggio di enti terzi ed imparziali (malgrado il protocollo di intesa
siglato nel 2010 con Italcementi prevedesse controlli da parte dell’Arpab tramite centraline mai
installate);
– l’impossibilità, in base alle attuali tecnologie, di monitorare le nanoparticelle rivenienti dalla combustione;
– la mancanza di controlli preventivi (ovvero all’ingresso della cementeria e prima del
conferimento per l’incenerimento) sulla presunta “non pericolosità” dei rifiuti CSS;
Ma vi è di più e di peggio: nella nostra regione vi sono già precedenti poco rassicuranti in tema di “certificazione” di rifiuti, dichiarati “erroneamente” non pericolosi. Tali precedenti
hanno innescato un clima di mancanza di fiducia o, comunque, di paura per la violazione di basilari principi di precauzione e di tutela dell’ambiente.
L’incenerimento dei rifiuti è dannoso per tutti gli esseri viventi e la legge di iniziativa
popolare “Rifiuti Zero” (per la quale è in corso una raccolta firme in tutta Italia) mira per l’appunto alla progressiva chiusura di tutti gli inceneritori, una volta che la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero ridurranno a percentuali ad una cifra la produzione di rifiuti non riciclabili.
E’ utile rammentare, inoltre, che meno di un mese fa il parlamento europeo ha adottato una importante risoluzione per massimizzare l’uso efficiente delle risorse, in materia di produzione
ecocompatibile e di gestione integrata per lo smaltimento.
La risoluzione propone la chiusura delle discariche entro il 2014 e impegna la Commissione
a rivedere gli obiettivi di riciclaggio al 2020, per garantire entro il decennio, la dismissione dell’incenerimento per tutti quei rifiuti che possono essere recuperati e riciclati.
Atteso tutto quanto precedentemente indicato, e visto che l’art. 118 della Costituzione individua nel Comune e nella Provincia gli enti locali investiti alla salvaguardia diretta delle comunità e della salute dei cittadini;
Considerato che l’Ente Parco Murgia, specificamente preposto alla salvaguardia della qualità
dell’ambiente e dell’ecosistema dell’area che gestisce, è prioritariamente interessato a scongiurare qualsiasi pericolo di grave inquinamento dei terreni, delle acque e dell’aria;
il “Comitato No Inceneritore a Matera – Mentosulcemento invita le onorevoli signorie loro in indirizzo a presentare entro il 16 luglio 2013 osservazioni ostative al rilascio dell’istanza di AIA e VIA inoltrata da Italcementi al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
Comitato No Inceneritore a Matera – Mentosulcemento
UNO SCHIFO !! NOI MATERANI PURTROPPO DORMIAMO E FACCIAMO FARE A QUEI SIGNORI I LORO INTERESSI A NOSTRO DISCAPITO!!!!!!! SVEGLIA QUA BISOGNA PROTESTARE !!!!!!!!!!!!!!!!
Mentre si parla di capitali della cultura e balle varie, altri ficcano sotto il naso gli inceneritori. Quando una cosa è meritata è meritata!
Purtroppo però anche queste parole cadranno nel vuoto. Continueranno ad incenerire rifiuti e a farci ammalare. A Taranto la gente è scesa in piazza, a Matera invece si dorme, e si rischia però di dormire un sonno eterno a causa delle sostanze inquinanti che respiriamo.
cadranno nel vuoito se lor signori anzichè dare una mano al comitato civico, si limitano a commentare su un articolo on line. Qualcuno si è già svegliato da anni, altri fingono di esserlo.. Da ringraziare gli splendidi ragazzi che a tutte le ore, hanno fato una mano al comitato, capendo che è di interesse fondamentale e prioritario per la salute dei tutta la comunità…. diciamo noi a chi sonnecchia di svegliarsi ed agire per il bene comune
L’utilizzo del cdr e del css va a sostituire il pet coke, che è il combustibile più sporco che c’è. il bilancio quindi è positivo, cioè meno inquinante. Non è in discussione se chiudere la cementeria ma solo di sostituire il combustibile… quindi tutti i farfalloni che vogliono strumentalizzare questa richiesta sappiano che il mostro li c’è e ci rimane, bisogna capire se si vuole fare inquinare meno o continuare con questo livello di inquinamento. Caro Manicone….. i dipendenti dell’italcementi li mandiamo a mangiare a casa tua… se vuoi…
ma p piacer!!!!
Comitato dei miei stivali…. non sapete che dite… documentatevi e siate onesti intellettualmente…. alias non dite baggianate alla gente… alimentatereste solo un malconteno stupido che non ci porta da nessuna parte
non è vero che il pet coke verrà sostituito… chi ve lo assicura? an che Fenice diceva che non inquinava. Vi state dando la zappa sui piedi e dovreste verglognarvi. Mentre noi stiamo lavorando, togliendo tempo al nostro lavoro, per chi c’è l’ha, e alla ns famiglie, voi altri sapete solo denigrare altri concittadini operosi per il bene comune… ma voi non lo meritate pecore
le lobby istruiscono a puntino, a quanto sembra… tra un po partirà una seria iniziativa di legge dal basso per vietare l’incenerimento dei rifiuti, come ha raccomandato anche l’Ue. Chi non ha firmato per la legge rifiuti zero, come ho fatto io in Abruzzo, ove risiedo da qualche anno, è complice degli inquinatori. Grazie ai cincittadini del comitato che dobbono combattere anche contro concittadini ottusi e menefreghisti… una dura battaglia davvero, piena solidarietà!
Caro peppe, vorrei tanto tantissimo essere nei tuoi panni, di fiducia cieca in tutti quei signori che si occupano di ciclo dei rifiuti. Pienamente d’accordo che il pet-coke fa schifo, ma il CDR è un affare dentro cui ci può essere QUALSIASI TIPO DI RIFIUTO, la cui certificazione di non pericolosità non è affatto scontata (posto che i certificatori siano onesti………..); il CSS può essere di tanti tipi, tra cui quello derivato dalla parte non recuperabile della raccolta differenziata (forse la meno peggio delle ipotesi) cioè il 20% a voler esagerare, in una raccolta differenziata fatta bene; in Basilicata quanta raccolta differenziata si fa? dici che ce la facciamo ad arrivare a 60mila t/a?
Hai fatto una riga e mezza di analisi e 8 righe di polemica. Chiediti se fosse necessario.
grazie Natalia… peccato che tu non viva più a Matera. Dacci una mano da lì. Intanto ricordiamo che
“La destinazione dei rifiuti a pratiche di incenerimento è contraria alla recente raccomandazione del Parlamento Europeo (A7-0161/2012, adottata a Maggio 2012, http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P7-TA-2012-0223&language=EN&ring=A7-2012-0161 ) di rispettare la gerarchia dei rifiuti e di intraprendere con decisione, entro il prossimo decennio, la strada dell’abbandono delle pratiche di incenerimento di materie recuperabili in altro modo. Una politica finalizzata alla transizione dal concetto di rifiuto a quello di risorsa, che preveda una progressiva riduzione della quantità di rifiuti prodotti e una concreta politica di riutilizzo della materia attraverso trattamenti a freddo, sarebbe pratica decisamente più sostenibile, economicamente vantaggiosa e orientata al bene comune di quanto sia qualunque scelta che comporti forme di incentivo alla combustione”
la risposta alla sostituzione del pet – coke è che il cdr non costa niente mentrew il pet coke costa… l’ialcementi che vuole fare profitto lo sostituisce solo per questo motivo… non per altro… la cementeuia continuerà a produrre clinker… lo deve fare con il pet coke o con il cdr?… perchè ripeto nn è in discussione la chiusura dello stabilimento ma solo la riduzione del costo di produzione del clinker.. voi strumentalizzate… questo perchè nn lo dite alla gente?
la differenza di quantità da bruciare è dovuta alla differenza di potere calorifero tra pet e cdr… infatti il cdr ha un potere calorifero inferiore al pet e quindi serve maggior quantità. volete abbassare gli inquinanti o no?. ripeto la cementeria non chiude… nn è questo in discussione… lo ammettete questo o no? nn fate falsa informazione… se invece volete la chiusura della cementeria abbiate la onestà di dirlo e cosi i dipendenti capiranno che devon venirie a mangiare a casa vostra
Tra poco qualcuno noto si andrà ad incatenare al cancello della cementeria per poter poi contrattare qualcosa per se… sfruttando la brava gente che voi stat aizzando a torto
nessun rifiuto urbano o speciale deve essere mai più incenerito… peppe abbi il coraggio di firmarti con nome e cognome e di uscire allo scoperto. Mi aspetto che tu ed altri contestatori dell’impegno di altri cittadini tuoi vicini e coetanei peraltro, firmino per l’iniziativa di legge popolare Rifiuti Zero. Io l’ho fatto e invito tutti a fare lo stesso, perchè si tratta di una legge che agisce sull’intero ciclo di rifiuti e mira alla riduzione all’origine, rendendo nel giro di qualche anno, se il parlamento approverà la legge, alla percentuale massima di differenziazione secondo i dettami di Paul Connet (come già sta facendo S. Francisco). Si arriverà dunque alla chiusura progressiva di tutti gli inceneritori e le discariche. Ma tornando al tema di stringente attualità, continuerò a dare tutto il mio apporto per scongiurare questa follia, minimizzata dai soliti superficiali… chi non ricorda gli arresti per falsi codici CER dei rifiuti proprio in Basilicata??? la cementeria non deve bruciare alcun rifiuto!!!!!!!!!! si convertisse al biogas piuttosto
O pet-coke o CDR, a noi non sta bene. Noi siamo persone che vogliono il meglio per i propri concittadini, quindi la teoria del male minore non ci attecchisce. Si è detto per anni alla politica di fare la raccolta differenziata in maniera seria, perché dicevamo che in futuro si sarebbero potuti avere problemi. La politica se n’è fottuta, i nodi stanno venendo al pettine ora, e non devono essere i nostri polmoni a pagarne le conseguenze.
P.S.: qualcuno di noi ha parlato col senatore materano di una proposta di legge che possa vietare il pet-coke, imponendo a questi impianti l’uso del biogas
Ciao Leo, sono Nicola Natuzzi e vivo ha Santeramo, sono pienamente ed assolutamente contrario a ciò che Itlacementi sta operando e sono solidale con Voi. Per cui quando vi incontrate sono disposto a partecipare per cercare di trovare il modo di bloccare questo abbuso sulla salute dei cittadini, di cui anche i santermani in parte penso che siano coinvolti. Propongo di incontrarci quanto prima. Aspetto la tua risposta, il mio indirizzo emali è:
nic.natuzzi@libero.it
Lo stesso invito naturalmente vale anche per il Comitato, a presto.