“Da maggio ad oggi, i 12 sindaci che gravitano attorno alla concessione estrattiva Tempa Rossa sono ignorati e non coinvolti nelle istanze relative ai temi ambientali, dello sviluppo, occupazionali e sui temi legati al saldo dei crediti alle imprese lucane, delle imprese subappaltatrici Tecnimont, il cui iter è di nuovo fermo al palo da oltre due mesi, dopo l’annuncio dell’intesa raggiunta con Total. La mancanza assoluta di interlocuzione da parte del governo regionale, nonostante le proteste e le sollecitazioni di cui la manifestazione a Corleto il 17 ottobre scorso, è stata logica conseguenza.
Le risposte occupazionali in rispetto delle intese sottoscritte, in maniera equilibrata e omogenea nei 13 comuni, sono un’autentica chimera, così come il coinvolgimento sui progetti di sviluppo annunciati e mai esplicitati, con dettaglio anche sulle ricadute possibili per cittadini e imprese locali. Su ambiente, occupazione e sviluppo il Presidente Bardi e l’Assessore Rosa ci dicano che partita si vuole giocare e lo dicano chiaramente. Perché, intanto, con la proroga da giugno a dicembre delle prove di esercizio, che si chiuderanno l’11 dicembre prossimo, si estraggono 40.000 barili al giorno a 40 euro a barile, per un controvalore di 330 milioni di euro, che si aggiungono ai primi 6 mesi del 2020. Da 12 mesi Total estrae senza versare un euro alla Regione Basilicata, né come royalties né come compensazioni ambientali. Per non parlare del gas metano e GPL, di cui da agosto la Basilicata dovrebbe usufruire del 100% e che invece nessuno sa che fine faccia.
I sindaci continuano ad essere totalmente esclusi, non sono rispettati i patti, non sono rispettati gli impegni e le criticità dell’impianto e dei suoi impatti ricadono tutti su chi guida quelle comunità tenuta all’oscuro di tutto . Ad ogni fiammata, ad ogni questione legata all’ambiente, i cittadini e le cittadine protestano con i primi cittadini senza che loro siano edotti dal livello regionale o abbiano una qualche tipo di informazione da poter fornire sulle varie vicende.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Ancora una volta lo ha denunciato il sindaco di Accettura Alfonso Vespe a nome di quanti hanno manifestato, in Terza Commissione Consiliare, audizione da me con urgenza richiesta – prosegue Braia – in rappresentanza dei 12 sindaci (Accettura, Aliano, Anzi, Armento, Castelmezzano, Cirigliano, Gorgoglione, Guardia Perticara, Laurenzana, Missanello, Pietrapertosa e Stigliano). Partecipai anche io, autonomamente, a sostegno e al fianco dei sindaci e delle loro istanze, alla manifestazione di protesta presso il centro oli di Tempa Rossa. A Total si chiede il rispetto degli accordi riferiti in particolare alle questioni occupazionali, ai pagamenti delle imprese che hanno lavorato durante la realizzazione degli impianti nonché alle problematiche di carattere ambientale.
Dopo 6 mesi la situazione è ancora più grave e si aggiunge alle emergenze che la Basilicata si trova ad affrontare, proseguendo sul tema il silenzio totale e la sordità del Governo regionale. Non si ragiona con la maggioranza e neppure con la minoranza, purtroppo, al netto di una collaborazione richiesta ma per la quale non abbiamo mai conseguito gli strumenti per per realizzarla veramente.
I 12 sindaci chiedono un monitoraggio e una presenza di uno staff tecnico pubblico costantemente dentro la sede del centro per una verifica di controparte continua sulle questioni ambientali. Si rispettino gli impegni, si coinvolgano le amministrazioni, che nell’area ricadono, sulle decisioni. E’ sul territorio che si va a determinare ogni tipo di impatto sociale, economico e occupazionale e che si vanno ad affrontare le emergenze. Gli assessori Rosa e Cupparo o meglio sarebbe il Presidente Bardi, unico a cui riconosciamo ruolo di nostro massimo interlocutore, ci dicano a che punto siamo arrivati e come siano o meno state accolte le istanze. Quale è realmente il futuro programmato a livello regionale per queste aree e per la Basilicata tutta? Noi continueremo a rivendicare che ci sia trasparenza su questi temi come su quello del credito che ancora attendono le imprese. E’ tutto fermo, nonostante i comunicati stampa e relativi annunci. Attendiamo di ascoltare in commissione cosa avranno da dire, nell’audizione da me e dal collega Acito richiesta, gli assessori al ramo Rosa e Cupparo ritenendo, inoltre, altrettanto urgente anche che i due assessori interloquiscano direttamente con i sindaci dell’area. Non si accampi la scusa del Covid-19, esistono strumenti efficaci come le videoconferenze: come vengono utilizzati per interrogare le grandi imprese o le associazioni di categoria, possono essere usati per coinvolgere i rappresentanti istituzionali comunali e regionali.”