Consiglieri regionali Perrino e Leggieri: “La cicloavia dell’Acquedotto e il lassismo della Regione Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Le ciclovie sono vie di lunga percorrenza consentite solo alle biciclette, permettono di viaggiare su due ruote, rispettando l’ambiente e godendosi il panorama. L’Unione Europea mette a disposizione importanti finanziamenti per la realizzazione di queste opere, tra cui ricordiamo la ciclovia dell’Oglio di 290 km in Lombardia, riconosciuta fra le più belle del Continente. Tuttavia in questi giorni un importante progetto da 110 milioni di euro ha acceso non poche frizioni fra il Ministero dei Trasporti e la Regione Puglia. Il sottosegretario ai Trasporti Dell’Orco ha paventato l’ipotesi della restituzione dell’ingente somma messa a disposizione per la realizzazione della ‘Ciclovia dell’Acquedotto’, avendo riscontrato una messa in posa di soli 10 dei 500 chilometri che dovrebbero snodarsi tra Puglia, Basilicata e Campania. L’assessore ai trasporti pugliese Gianni Giannini si è subito smarcato dalle accuse chiamando in causa i suoi omologhi, accusandoli a sua volta di non aver neanche provveduto alla progettazioni dei tracciati sui rispettivi territori. Un dèjà-vu di inefficienza che nostro malgrado vediamo presentarsi frequentemente. In Puglia sta nascendo il raddoppio di corsia della Matera-Bari, unica vera opera infrastrutturale dell’attuale capitale Europea della cultura, avara di un vero ammodernamento infrastrutturale. Un lassismo cronico che ha caratterizzato la pessima gestione nel comparto trasporti lucano del duo Benedetto-Castelgrande che inevitabilmente ha mandato in crisi il trasporto pubblico regionale, non avendo formulato dei bandi che potessero consentire l’incentivo al rinnovo del parco macchine per le aziende interessate. Similmente le divergenze fra la giunta Pittella e quella Emiliano hanno di fatto congelato l’ammodernamento del tratto ferroviario appulo-lucano. Si ripresenta purtroppo uno dei peggiori morbi della politica meridionale e lucana, ovvero l’incapacità di utilizzare le risorse messe a disposizione per ammodernare e qualificare il territorio. Fa specie, ma sarà un caso, che tre assessori del PD non trovino la quadra per un progetto rispettoso dell’ambiente e stimolante per l’attività fisica e l’aggregazione. Ma questa forse è un’altra storia… o forse no.