Ehpa sezione Grottole associazione per la Tutela dell’ambiente e della Salute Basilicata in una nota contesta la decisione dell’Amministrazione Comunale di Grottole di convocare un consiglio straordinario in seduta chiusa per discutere del progetto che prevede una centrale per la produzione di biometano in territorio di Grottole. Di seguito la nota integrale.
Il Comune di Grottole con la convocazione del prossimo consiglio straordinario in seduta chiusa, contrariamente a come era stato richiesto dalla minoranza, ovvero in seduta aperta, vìola palesemente l’articolo 21 della Costituzione, tralasciando anche la convenzione di Aarhus sui temi ambientali.
Ehpa sezione Grottole associazione per la Tutela dell’ambiente e della Salute Basilicata, in seguito alla richiesta dei consiglieri di minoranza di indire un consiglio comunale straordinario e in seduta aperta, ha inviato richiesta formale tramite pec al Comune di Grottole per poter partecipare alla seduta del Consiglio Comunale. Per cui ritiene la scelta dell’amministrazione un vero e proprio atto incostituzionale, poiché vìola l’articolo 21 della Costituzione Italiana.
Tale scelta inoltre, contravviene a quanto sancito dalla convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale.
L’associazione si appella in particolare all’articolo 7 della convenzione di Aarhus, che delinea quanto segue:”partecipazione del pubblico a piani, programmi e politiche in materia ambientale – Ciascuna Parte stabilisce le disposizioni pratiche e/o le altre disposizioni atte a consentire al pubblico di partecipare all’elaborazione di piani e programmi in materia ambientale in un quadro trasparente ed equo, dopo avergli fornito le informazioni necessarie. L’autorità pubblica competente individua il pubblico ammesso a partecipare, tenendo conto degli obiettivi della presente convenzione. Nella misura opportuna, ciascuna Parte si adopera per consentire al pubblico di partecipare all’elaborazione delle politiche in materia ambientale.”
Il referente EHPA dichiara: “Quali sono i veri motivi che hanno portato il firmatario della convocazione del consiglio comunale a non indirlo in seduta aperta, senza neanche fornire le motivazioni di tale scelta?Se tale decisione è da attribuire alle restrizioni causa Covid,come puntualmente dichiarano nei loro ritardi, la ritengo inammissibile oltreché ridicola vista la moltitudine di mezzi per poter effettuare un consiglio comunale aperto e pubblico, anche a distanza su piattaforme digitali appropriate. Ci tengo inoltre a ricordare che, lo scorso settembre 2020, con pieno rispetto delle normative anti-Covid, è stato ugualmente possibile effettuare i pubblici comizi all’aperto, per cui non vedo reale il motivo per non dover indire un consiglio comunale in seduta aperta.
Negoziare le sorti di un paese con un progetto di rilevanza pubblica come in questo caso la centrale a biometano, senza dare la possibilità qualunque cittadino e associazione di esprimere le proprie considerazioni è un vero e proprio abuso da parte della maggioranza consiliare.
Quali sono a questo punto i diritti del cittadino, secondo l’amministrazione comunale? E quali sono i doveri di un primo cittadino? I Sindaci giurano sulla Costituzione e la procedura adottata per decidere il futuro del paese all’interno degli uffici comunali dietro una porta blindata, vìola i principali articoli della Costituzione Italiana sulla trasparenza.
Imbavagliare inoltre i rappresentanti delle associazioni ambientali e dei cittadini tutti non è sicuramente una norma comportamentale corretta da parte dell’amministrazione Comunale pertanto chiediamo pubblicamente un cambio di rotta, altrimenti saremo costretti ad intraprendere le dovute misure legali per difendere i diritti che vengono lesi da tali comportamenti.”