Nella seduta svoltasi stamane il Consiglio Comunale, a maggioranza, ha adottato il Piano di Azione per l’energia sostenibile della città di Matera. Lo rende noto il consigliere comunale Giuseppe Tragni che ha seguito, fin da quando era assessore all’Energia, tutto l’iter del piano.
“Si tratta – afferma Tragni – di un atto di importanza strategica per la città e per il rispetto e la tutela dell’ambiente. Infatti, nel documento vengono specificate una serie di azioni da compiere per ridurre le emissioni di CO2 come previsto nel Patto dei Sindaci che impegna le amministrazioni che vi aderiscono in forma volontaria a raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto e quindi a ridurre la CO2 almeno del 20% entro il 2020, ad aumentare del 20% l’uso delle energie rinnovabili e prevedere un risparmio energetico del 20%”.
Il piano è stato redatto dall’Ing. Giuseppe Gravela, dall’Arch. Dino Di Paola in collaborazione con Ing. Elisabetta Negro e Ing. Filomena Venezia, su mandato della Provincia di Matera e con il supporto tecnico e scientifico dell’Università degli studi della Basilicata.
Secondo i dati raccolti la città di Matera nel 2009 ha prodotto 237.348 di tonnellate di CO2, ovvero 4T CO2/anno pro-capite.
Lo studio ha monitorato il trend delle emissioni fino al 2012, rilevando che in quest’ultimo anno sono state ridotte del 4% rispetto all’anno base (2009), per cui l’amministrazione comunale dovrà avere come obiettivo la riduzione del restante 16% entro il 2020 e arrivare a un valore di 197.501,42 tonnellate di CO2, ovvero di 3,2 t CO2/anno pro-capite con una riduzione totale di emissioni pari a 39.846,57 t CO2/anno.
Il calcolo delle emissioni considera quelle emesse direttamente dalla pubblica amministrazione e quelle emesse dai cittadini, dagli edifici privati , dalle auto private dell’intero perimetro urbano.
“Il ruolo dell’Amministrazione Comunale – aggiunge Tragni – è di fondamentale importanza, poiché, attraverso le politiche di governo che decide di adottare incide notevolmente nelle emissioni prodotte anche dai privati”.
Le azioni che il Comune di Matera intraprenderà al fine del proseguimento dell’obiettivo del Patto dei Sindaci sono suddivise su due periodi, il periodo A che contempla le azioni poste in atto nel periodo 2009/2012, e il periodo B dal 2013 al 2020.
Il periodo A ha visto una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 4%, risultato raggiunto attraverso degli interventi di sostituzione di generatori di calore, riqualificazione dell’involucro edilizio opaco e trasparente, sostituzioni di vecchi elettrodomestici, introduzione della raccolta differenziata, sostituzione del parco veicolare comunale con tecnologie a basso consumo.
Il periodo B dovrà prevedere azioni tali da ottenere una riduzione pari 16% attraverso l’attuazione di azioni che interessano i settori:
- edifici pubblici, attrezzature/impianti e industrie, attraverso interventi di efficienza energetica nell’illuminazione interna (LED) e sostituzione delle apparecchiature elettriche; Building automation sia per gli impianti termici che Energetici; Interventi di riqualificazione dell’involucro edilizio opaco e trasparente; Sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento; Riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione;
- Nel settore Trasporto, attraverso rinnovo parco autobus pubblici con veicoli elettrici e 5 autobus ad idrogeno; Promozione veicoli a bassa emissione; Efficientamento e contenimento della mobilità privata su gomma;
- Nel settore produzione locale di energia, attraverso la promozione ed incentivazione all’installazione di impianti fotovoltaici su edifici privati e pubblici e di altri sistemi di energia rinnovabile.
- Settore Altro (rifiuti, comunicazione, ecc.), attraverso la raccolta differenziata con il “porta a porta” in tutta la città; adesione al progetto “rifiuti zero”;
Grazie a queste azioni il Comune di Matera potrà ridurre al 2020 le proprie emissioni del 20,5% traguardando l’obiettivo previsto da patto dei sindaci.
L’adozione del PAES è di fondamentale importanza anche per accedere a forme privilegiate di finanziamento europeo.
Il percorso ha visto una fase di ricerca e trascrizione dei dati, di informazione e coinvolgimento diretto dei cittadini, di consultazione degli stakeholder, implementazione e monitoraggio.
“Gli obiettivi fissati nel Paes – afferma il sindaco, Salvatore Adduce – sono sostenibili e raggiungibili dall’amministrazione Comunale, che dovrà ottimizzare il lavoro profuso in questi anni attraverso il potenziamento dell’ufficio energia e la costituzione di un Ufficio Europa che agevoli l’accesso e la gestione dei finanziamenti europei. Desidero ringraziare la Provincia di Matera e l’ufficio energia dello stesso ente per l’impegno profuso nella redazione del Paes”.
Ora il Paes adottato dal Consiglio comunale verrà inviato alla Provincia che, a sua volta, lo invierà alla Comunità europea per la definitiva approvazione.
Consigliere comunale Luigi Gravela su approvazione Paes: nuove sfide accolte da Amministrazione Adduce.
Con l’approvazione in consiglio comunale del Paes (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) , si dota l’amministrazione di un ulteriore strumento di programmazione per accedere alle risorse dell’Unione Europea.
Il PAES è uno strumento importante per la realizzazione del Patto dei Sindaci, quell’accordo politico attraverso il quale le città si impegnano, volontariamente, a raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 permettendo l’attuazione della Strategia 2020.
Nel documento è presente un’analisi dello stato di fatto, ma soprattutto si prospettano alcune azioni che l’amministrazione si impegna a percorrere per migliorare la qualità dell’ambiente e quindi della vita dei cittadini.
In consiglio comunale erano presenti alcune scuole elementari, ed è stato importante rimarcare alla loro presenza che la “Buona Politica” è quella che programma, quella che si dota di una visione.
Ed in quanto a programmazione e realizzazione, questa amministrazione non può ricevere lezioni da nessuno.
E’ utile ricordare come lo strumento di programmazione per antonomasia è sempre stato, nonostante i continui tagli ( non per ultimo quello dell’IMU AGRICOLA), in perfetto equilibrio senza abbandonare nessun servizio, soprattutto per i più deboli.
Ma potremmo fare ulteriori esempi, come il Dossier di MT2019 o il Piano Urbano della Mobilità che proprio in questi mesi si sta realizzando al contrario di ogni atteggiamento di pessimismo e rassegnazione delle opposizioni.
Alla “Buona Politica”, a noi, spetta il compito di sfatare ogni pessimismo, rimuovere ogni impedimento e dare risposte concrete ai cittadini.
La classe dirigente oggi non può più permettersi la “rassegnazione” e la denuncia inconcludente delle cose non fatte, ma deve puntare tutto sulla speranza e sfidare la rassegnazione con la propria capacità di coinvolgimento nei percorsi di programmazione e realizzazione delle azioni.
Solo così potremo provare ad avvicinare la Politica e le Istituzioni ai cittadini e dare un senso alla nostra azione, alla Politica.
Consigliere comunale Luigi Gravela
concetti buoni. Operativamente chiacchiere. Quanto sono costate le chiacchiere in termini di incarico ai “professionisti”?