In occasione del consiglio comunale che si è svolto venerdì 12 giugno Il Comitato Stop 5G Matera esprime alcune riflessioni dopo l’intervento sul tema del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri. Di seguito il testo integrale.
All’indomani del consiglio comunale in cui il Sindaco de Ruggieri ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Sansone e Manicone sulla Sperimentazione 5G a Matera, il Comitato Stop 5G Matera, che era presente con una folta delegazione ma non ha potuto prendere la parola perche’ non previsto in quella sede, vuol far sapere al sindaco e alla cittadinanza le proprie considerazioni in merito.
Innanzitutto vogliamo ringraziare i consiglieri Antonio Sansone e Paolo Manicone per la puntuale e circostanziata presentazione dell’interrogazione pur nei limiti di tempo consentiti. E anche per la loro replica alle risposte molto vaghe e deludenti del Sindaco. I consiglieri hanno dimostrato con coraggio e onesta’ quanto essi abbiano a cuore la salute dei loro concittadini, e hanno a gran voce richiesto che sia fatta chiarezza da parte dell’ amministrazione comunale su un tema cosi’ importante per la nostra citta’.
Vogliamo sottolineare che il Sindaco De Ruggieri non ha risposto a nessuna delle domande poste nell’interrogazione dai consiglieri Sansone e Manicone. Tali domande erano le seguenti:
1. esiste una mappa delle antenne presenti in città?
2. quante antenne 5G sono state accese per la sperimentazione e dove sono ubicate?
3. come e’ stato effettuato il monitoraggio da parte dell’Arpab dell’inquinamento ambientale di tali radiofrequenze? Con quali strumenti?
4. e’ stato fatto un monitoraggio epidemiologico sulla effetti della sperimentazione sulla salute dei cittadini esposti alle radiofrequenze 5G in corso di sperimentazione?
5. cosa intende fare il Sindaco e la Giunta per informare i cittadini sull’esito della sperimentazione?
6. cosa intende fare il sindaco allo scadere della sperimentazione, previsto per il 30 giugno 2020?
A nessuna di tali legittime domande e’ stata data una risposta chiara e precisa. Addirittura, con una battuta finale, dopo aver precedentemente affermato che la sperimentazione e’ in atto dal 2017, il Sindaco ha concluso che le antenne 5G a Matera sono spente!! Tale affermazione e’ smentita da varie compagnie di telefonia mobile presenti in citta’, le quali affermano che il servizio 5G e’ disponibile attualmente nella nostra città.
Il sindaco afferma di essersi documentato, ma non ha cercato abbastanza. Non ha risposto alle domande. Non sa quante e dove sono le antenne, non sa se sono accese (non era venuto Di Maio a Matera, in pompa magna, per accendere la prima?) ma sa che tutti gli impianti sono stati completati. Forse non sa neanche che la Basilicata é stata la prima regione italiana a riconoscere la Sensibilità Elettromagnetica come Malattia Rara. Non sa che studi scientifici hanno dimostrato che già il 4G provoca tumori gravi e rari (lo hanno persino detto in un documentario della RAI!) https://www.raiplay.it/video/2019/02/5G-quali-conseguenze-per-la-salute-23022019-e81419a7-5917-4b6b-9c98-a6c3c397ba53.html.
Per quanto riguarda in dettaglio la risposta del Sindaco, egli ha fatto riferimento principalmente a due documenti, quello dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni di Italia) e quello di Alessandro Polichetti (Istituto Superiore di Sanita’), che rassicurano sulla non pericolosita’ del 5G.
A questi due documenti hanno gia’ risposto in un comunicato i medici dell’ISDE (International Society of Doctors for Environment), l’Associazione Internazionale dei Medici per l’Ambiente.
A proposito del rapporto Polichetti (ISTISAN), l’ISDE ha osservato, tra l’altro:
“… il rapporto ISTISAN offre una sintesi parziale delle evidenze disponibili nel valutare le possibili ricadute sanitarie, non elabora alcuna proposta operativa e non utilizza mai le parole precauzione, cautela, responsabilità. Si deve anche rilevare che la quasi totalità dei sostenitori dell’assenza di possibili rischi sanitari da RF-EMF e 5G è rappresentata da figure non mediche che, a giudicare dal contenuto degli interventi, non mostrano un’adeguata conoscenza della letteratura biomedica di settore….” (https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/07/2020.05.18-EMF-5G-ed-evidenze-2.pdf)
Vogliamo far notare al sindaco che Alessandro Polichetti, pur lavorando per l’ISS e’ un fisico e non un medico. All’interno dello stesso ISS vi sono figure come il dottor Pietro Comba, che e’ un medico, da anni dirigente di ricerca nel Dipartimento ambiente e salute e responsabile del reparto di epidemiologia ambientale e sociale dell’ISS, il quale si e’ da sempre espresso a favore della pericolosita’ delle radiofrequenze, e nel 2002 sostenne il nesso causale tra le pericolose onde elettromagnetiche e i cittadini colpiti da leucemia nella zona della periferia romana. Stranamente il parere del dottor Pietro Comba sul 5G non e’ stato richiesto dal governo italiano in questa circostanza.
Infine, per quanto riguarda l’ANCI, il succitato rapporto ISDE osserva quanto segue:
“…Nel documento ANCI si forniscono rassicurazioni inopportune e non adeguatamente documentate, banalizzando le preoccupazioni che centinaia di Sindaci, raccogliendo le istanze che giungono non solo dalla comunità scientifica ma anche dal mondo giuridico, hanno tradotto in atti amministrativi volti ad impedire l’avvio di tale tecnologia sui loro territori.” (cfr.https://www.isde.it/wp-content/uploads/2019/07/2020.05.18-EMF-5G-ed-evidenze-2.pdf)
A nostro avviso gli oltre 500 sindaci che si sono espressi a favore del Principio di Precauzione, sospendendo la sperimentazione del 5G o addirittura vietando l’installazione delle antenne 5G sul loro territorio hanno messo al primo posto la salute dei loro concittadini, invece che gli interessi economici, legati soprattutto alle lobbies della telefonia.
Come Comitato Stop 5G Matera intendiamo richiedere un incontro con il Sindaco per andargli a presentare le nostre ragioni. Sbaglia De Ruggeri a sentire solo una campana. Se pensa di avere le mani legate perche’ ci sono troppi interessi economici in gioco non sta facendo l’interesse dei cittadini. Dobbiamo fare in modo che il nostro sindaco si ravveda!