Corte dei Conti, Nino Sangerardi: “Report sul bilancio finanziario del Parco Alta Murgia”. Di seguito la nota integrale.
“Nel precedente referto sulla gestione finanziaria 2017 questa Corte ha rilevato,riguardo ai compensi spettanti agli organi, che non risulta intervenuta la valutazione congiunta della Pcm,del Mef e del Mattm, pertanto ha evidenziato l’esigenza di una definizione in tempi rapidi della questione stante il lungo tempo intercorso dalla determinazione dei compensi degli Organi. Il provvedimento in questione risulta allo stato in una situazione di stallo. Ciò, ad avviso di questa Corte,comporta obbligo dell’Ente Parco di provvedere tempestivamente al recupero delle maggiori somme erogate”.
Parole che si leggono nel documento firmato dalla Sezione Controllo sugli Enti della Corte dei Conti presidente Manuela Arrigucci e relatore Daniela Acanfora, con oggetto la gestione economica, anno 2018, del Parco nazionale dell’Alta Murgia.
L’esercizio 2018 si chiude con un avanzo pari a 786.963 euro registrando un forte aumento rispetto al 2017(338.923) che scaturisce dal saldo positivo gestione corrente nella misura di 936.070,00 euro a fronte del deficit della gestione in conto capitale : meno 149.107 euro. In miglioramento il saldo contabile con più 18,6% che deriva dall’effetto congiunto dell’incremento di entrate che ammontano a complessivi 2.326.869 euro e dalla contrazione delle spese(meno 5,7%) assestate a 1.390.799,00 euro.
Il Parco dipende per la parte corrente quasi totalmente dai trasferimenti finanziari dello Stato(2.306.482 euro) con incidenza del 99,1% in linea con quella dell’anno 2017(98,4%).
Per quanto concerne la voce “ vendita beni e prestazioni di servizi” che attiene a incassi provenienti dalla cessione di gadgets e pubblicazioni del Parco “…è pari—scrivono i Giudici – all’irrisorio importo di 183 euro,confermando il trend in contrazione già evidenziato nei precedenti referti. Tale dato è sintomatico dell’assoluta carenza di politiche gestionali dirette a reperire fonti autonome di entrata che questa Corte ritiene,in particolare,di dover evidenziare invitando l’Ente a attivarsi al fine di invertire il predetto andamento”.
La spesa per il personale,al 31 dicembre 2018 consta di 10 unità a tempo indeterminato e 2 determinato, escluso l’accantonamento del Tfr è di euro 596.092 euro e non presenta alcuna variazione al confronto dell’anno precedente : incide per il 42,9% sulla cifra corrente generale.
Il risultato di amministrazione raggiunge la somma di 3.066.131,00 in aumento del 25,2% stante l’anno 2017. La consistenza finale di cassa è di più 17,8% : passa da 3.262.148 euro a euro 3.841.843.
I residui passivi registrano un incremento del 12,5% portandosi da 1.517.409 euro a 1.707.762 euro.
Il patrimonio netto di 10.722.546 euro si incrementa lievemente rispetto al 2017(10.471.623) per effetto del risultato di esercizio.
In merito all’approvazione del Conto consuntivo del 2018 non è stato acquisito il parere obbligatorio dalla Comunità del Parco Alta Murgia.Resi invece quelli dei Ministeri vigilanti il Parco,e cioè Finanze e Ambiente. Quest’ultimo nella nota di ratifica definitiva del Conto consuntivo del 2 ottobre 2018 “prende atto della mancanza del suddetto parere obbligatorio non pervenuto neanche successivamente ad integrazione”.
“Riguardo la Giunta esecutiva—annotano i Giudici—l’Ente Parco riferisce che il Consiglio direttivo,attualmente in carica, aveva nominato detto Organo con delibera n.20 del 2016 poi revocata con delibera n.23 del 2016,non risulta ancora ricostituita”.
La Comunità del Parco è formata dal presidente della Giunta regionale,presidenti della Città Metropolitana di Bari e della Provincia Bat, sindaci dei Comuni ricadenti in tutto o in parte nelle aree murgiane.
Il Parco ha partecipazioni nei seguenti Gruppi di azione locale : La Murgia più, Le città di Castel del Monte,Fior d’Olivi, Terre di Murgia,Conca Barese.
La sorveglianza del territorio viene esercitata dal Raggruppamento Carabinieri Parchi(già Cta/Cfs) alle dipendenze funzionali del Parco la cui consistenza,anno 2018, è di 37 persone.
Il rapporto elaborato dalla Corte dei Conti è stato inviato ai presidenti del Senato e della Camera.