“Costruire una soluzione tempestiva alla crisi dell’ente irrigazione di Puglia e Basilicata perché la situazione non esploda con conseguenze negative per il tessuto produttivo delle regioni Puglia, Basilicata e parte della Calabria, e di centinaia di lavoratori che rischiano di non avere nessuna certezza sul loro futuro. Dare corso ed attuazione al progetto di riforma dell’Eipli lasciando le sofferenze in una struttura di liquidazione e conferendo gli impianti , le risorse professionali e tecniche ,compresi i proventi derivanti dalla tariffa della vendita dell’acqua agli enti distributori , in una nuova società partecipata in modo prevalente dalla regione Basilicata che detiene la gran parte della risorsa idrica negli invasi” . Lo dichiara, in una nota, l’ex parlamentare lucano Cosimo Latronico. “La risorsa idrica rappresenta per la Basilicata ,in particolare, e per le regioni del Mezzogiorno, una fonte di ricchezza e di sviluppo che non si può assolutamente trascurare, e che impone un nuovo piano industriale in grado di attivare investimenti pubblici e privati in settori produttivi trasversali (agricolo, turistico, industriale, idrico potabile). Con un potenziale di accumulo di 1 miliardo di metri cubi di acqua, la Basilicata ha il diritto di negoziare un piano di investimenti e di opere che si devono trasformare in una leva di sviluppo, di tutela ambientale con significative ricadute occupazionali. Sono certo – conclude Latronico – che la giunta Bardi saprà aprire questo dossier con una visione strategica capace di trasformare la crisi del momento in una prospettiva di futuro per tutta la Regione” .
Feb 05