Filippo Massaro di Csail-Indignati Lucani interviene sulla vicenda Arbea: “Bene DDL assessore Ottati ma si chiuda rapidamente “coda” vecchia gestione. Di seguito la nota integrale.
“Il Csail che dal 2008, a tutela degli agricoltori delle aree interne “vessati” dalle gestioni dei commissari, direttori, politici “prestati” all’Azienda, che si sono succeduti alla guida dell’Arbea, si batte contro quello che si è rivelato un vergognoso “carrozzone politico mangia-soldi” responsabile del fallimento di migliaia di agricoltori lucani, in tanti finiti nelle mani degli usurai, vuole dare credito alla nuova missione che le è stata affidata dal ddl dell’Assessore Ottati con una sollecitazione: non basta cambiare sigla o magari qualche ufficio, occorre sostituire tutto il gruppo dirigente amministrativo a partire dal commissario-direttore.
Prima di una valutazione più compiuta del provvedimento dell’Assessore Ottati che faremo nel corso di un’assemblea di agricoltori della Val d’Agri e Sauro e di tecnici a noi associati, chiediamo con forza che si chiuda rapidamente la “coda” di gestione delle attuali pratiche legate al Psr ( anticipazioni, sal, collaudi ecc. ecc.). E’ il caso di ricordare che si sente dire dagli attuali dirigenti dell’Azienda che l’anticipazione non puo’ essere erogata a breve perche’ occorre fare il sorteggio a campione per la verifica sul campo dell’inizio lavori; salvo poi capire che e’ stato fatto il sorteggio con l’unica pratica che aveva chiesto l’anticipazione e tra l’altro occorre tempo per impostare il sorteggio con una sola pratica.
In qualsiasi ente per ottenere l’anticipazione (con la fidejussione occorrono 7 (dico sette giorni).Sono trascorsi oltre tre mesi !!! E’ una decisione inconsueta, e vergognosa !!! L’ennesima riconferma di ARBEA che frena ogni forma di sviluppo rurale e produce enormi danni al mondo agricolo della Basilicata !!!
Registro che alla data del 13 Febbraio le poche pratiche che hanno chiesto il SAL (Stato Avanzamento Lavori) non hanno ancora incassato nulla.
Per alcune misure del Psr, al momento del sopralluogo per la liquidazione del SAL (mi chiedo ma occorre fare il sopralluogo anche sul SAL ? in qualsiasi ente la liquidazione dei SAL (Stato Avanzamento Lavori) COME PER LEGGE NON VIENE MAI FATTO ma in Arbea viene fatto, tanto per cambiare, per accelerare i tempi !!! ) l’Arbea dopo due mesi dalla presentazione del SAL (fermi e impolverati sulle scrivanie dei dirigenti , malgrado la presentazione di tutte le garanzie : Fidejussione, Fatture quietanzate con lettere Liberatorie, documentazione della banca per la tracciabilità dei versamenti, Firma di due Tecnici Direttori dei Lavori designati sugli Elaborati e della Ditta richiedente ) , decide di fare il sopralluogo dopo oltre due mesi si accorge che non ha figure professionali adeguate per eseguire tali sopralluoghi e istruttorie e allora , sempre per evitare che gli imprenditori agricoli possano prendere troppo velocemente, cio’ che gli spetta cioe’ un contributo per le opere eseguite e certificate dai tecnici progettisti e direttori dei lavori e fideiussione a garanzia , scrive alla Regione chiedendo tali figure professionali, chiaramente i nostri illustri Direttori Generali e Dirigenti del Dipartimento – responsabili , inoltre, di un danno economico di ben 86milioni di euro inferto alla Regione Basilicata per la pessima gestione Arbea che la Regione dovrà restituire a Bruxelles – , a loro volta, per ora hanno altro a cui pensare (es. cercare di trovare il modo per essere riconfermati , per i caldi nel sedere e non per meriti, dagli amici politici nel ruolo dirigenziale ) e intanto passano inesorabili i mesi, tanto poi se manca il tempo diranno agli imprenditori agricoli di dover completare le opere magari in soli 10 giorni perche’ altrimenti occorre restituire i soldi alla comunita’ europea. Ci sara’ come al solito l’anello piu’ debole della catena che rimediera’ a tutto . Il Csail assicura che si costituirà parte civile per chiedere i propri diritti e il risarcimento dei danni procurati dai diretti responsabili Arbea.
A breve ci auguriamo invece che la riorganizzazione consenta di accorciare i tempi di erogazione degli aiuti comunitari che attualmente prevede il passaggio della domanda del beneficiario in quattro enti: Regione, Arbea, Agea e istituto di credito. In questo modo, invece, si semplificherà il tutto con due enti: Regione ed Istituto di credito.
Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani