IL Csail, che non ha mai abbassato la guardia sulla diffusione dei tumori nel comprensorio petrolifero della Val d’Agri-Sauro, non si stancherà di rivendicare provvedimenti di prevenzione e di intervento adeguati a quella che continua ad essere il primo problema dell’emergenza salute per quanti vivono a contatto con pozzi e Centro Oli . Lo sostiene Filippo Massaro, presidente Csail, ricordando che l’unica indagine in proposito è stata realizzata, molti anni fa, in maniera troppo superficiale, dai medici di famiglia dei residenti in alcuni centri della Val d’Agri senza però possibilità di un raffronto alle condizioni di salute degli stessi assistiti di almeno 10-15 anni fa. E si è sempre in attesa di conoscere dati e valutazioni del Registro Tumori. Il Csail evidenzia che malgrado la sottoscrizione di oltre 40 mila cittadini e familiari di pazienti affetti da patologie tumorali, per l’istituzione del secondo centro di radioterapia a Villa d’Agri, la Regione (almeno la precedente Giunta De Filippo) è orientata per il San Carlo. Eppure, anche di recente, riviste specializzate in temi ambientali e pubblicazioni scientifiche si sono occupate dell’incremento di patologie tumorali specie nell’area della Val d’Agri dove si svolgono le attività petrolifere. Per questo può essere presa in considerazione anche la possibilità di localizzazione del secondo centro di radioterapia presso l’ospedale di Villa d’Agri, senza però alcuna contrapposizione con il S.Carlo”. Gli ammalati di tumore provenienti dai piu’ lontani paesi lucani – da Senise, Terranova del Pollino, Corleto Perticara, Missanello, S.Arcangelo, Lagonegro -vengono sottoposti al maggiore dolore, sacrificio, disagio aggravando la malattia per raggiungere l’ospedale di Rionero , l’unico centro specialistico di cura e di radioterapia in Basilicata. Abbiamo inoltre bisogno – dice Massaro – che si chiariscano quali sono le funzioni che si intendono attribuire al centro specialistico di medicina ambientale che sarà istituito nell’ospedale di Villa d’Agri specie nella relazione petrolio-salute dei cittadin. Nonostante le rassicurazioni del Presidente Pittella sul futuro della struttura ospedaliera valligiana in occasione dell’ultimo convegno della Cgil non mi pare ci sia chiarezza se non che il centro godrà dell’apporto e della collaborazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Istituto Superiore di Sanità e coinvolgerà anche l’attività della neonata Fondazione regionale per la ricerca in ambito socio sanitario costituendone uno dei principali luoghi di ricerca applicata. Troppo poco – conclude il presidente del Csail – per dare serenità alla gente della Val d’Agri, alle famiglie che hanno congiunti colpiti da tumori, e ai cittadini alle prese con i quasi quotidiani disagi del cattivo odore e dell’aria irrespirabile nell’area del Centro oli Eni di Viggiano.
Nov 02