Nicola Dagostino, presidente dell’associazione Difesa del Territorio Lucano, in una nota esprime alcune valutazioni politiche sul governatore Pittella dopo l’annuncio dell’Eni di collocare in cassa integrazione guadagni i 430 lavoratori del centro Oli di Viggiano. Di seguito la nota integrale
Dagostino (Difesa del Territorio Lucano): “Grazie Pittella, 430 nuovi cassintegrati prossimi al licenziamento in Basilicata”.
430 lavoratori di Viggiano del Centro Oli Eni e dell’indotto rischiano il licenziamento. Una brutta notizia per i lavoratori e una seconda batosta dopo il superamento del quorum in Basilicata per il governatore lucano Marcello Pittella, il gladiatore della rivoluzione democratica, salvo scoprire che è un gladiatore con la spada di latta.
Il governatore Pittella si è affrettato, dopo lo schianto dell’inchiesta della Procura di Potenza, sui possibili disastri ambientali e con il nervosismo dell’uomo braccato continua ad occupare i media regionali e nazionali per la difesa dell’immagine della Basilicata.
Addirittura in direzione nazionale ha chiesto a Renzi più poteri per l’ArpaB, l’agenzia di protezione dell’ambiente della Basilicata.
Ma il governatore Pittella pensa ancora che noi lucani crediamo alle favole. L’unico responsabile del disastro mediatico e dell’eventuale disastro ambientale è la politica regionale di cui il governatore è l’esecutore visti i poteri assoluti che la legge gli concede.
Dopo il suo insediamento avvenuto due anni e mezzo fa la Rregione ha provveduto alla nomina dei vertici di tutti gli enti sub regionali tra i quali l’Arpab. Queste nomine vengono fatte dal consiglio regionale che puntualmente va deserto. Ecco che pochi eletti si chiudono in una stanza e magicamente vengono fuori gli eletti. Bene, il nome del dott. Schiassi quale amministratore dell’Arpab è stato scelto da questa classe politica regionale guidata dal governatore Pittella.
La responsabilità politica della scelta è del governatore Pittella. Schiassi, è bene precisarlo, non ha fatto un concorso pubblico. Ma la nostra critica non riguarda la persona Schiassi. Solo dalle cronache abbiamo letto che il povero Schiassi andava avanti senza un bilancio approvato dalla Regione. Come poteva pagare le analisi? Improvvisamente dopo due anni il consiglio regionale si inventa una legge che cancella l’Amministratore e nomina un Direttore per l’ArpaB: misteri della politica. Arriviamo cosi alla nomina, sempre politica, del nuovo Direttore, il dott. Ianniccelli, sindaco e quindi politico di lungo corso. In aggiunta il dott. Ianicelli nomina direttore scientifico dell’ArpaB un veterinario. Lo stesso veterinario si dimette dopo pochi giorni. Non sono note le cause.
Caro Governatore dalla spada di latta, ci aspettavamo con il nuovo corso scienziati o ricercatori di livello per i vertici di Arpab. Stai ancora a giocare con le nomine. Intanto per quello che ArpaB non ha fatto in due anni e mezzo oggi 430 lavoratori di Viggiano rischiano di perdere il posto di lavoro. Intanto sono in cassa integrazione guadagni. E non dire più che da quando sei al governo della Regione le start up in Basilicata sono triplicate. Hai ragione: da una sono diventate tre. Vergogna.
Nicola Dagostino, presidente dell’Associazione Difesa del Territorio Lucano
Dei 430 lavoratori almeno il 50% proviene da fuori regione