Davide Mecca esprime alcune considerazioni dopo le multe elevate domenica scorsa nella pineta di Policoro Lido. Di seguito la nota integrale.
Le multe a Policoro Lido e il rispetto delle regole a singhiozzo.
Certi gesti raccontano più di mille parole. Gesti, talvolta piccoli e fatti in maniera assolutamente spassionata, rivelano aspetti importantissimi di una persona, di un contesto, di una comunità
La vicenda delle multe alle automobili in sosta nei pressi del Lido di Policoro, nella mattina di domenica, in piena stagione turistica, ad esempio, ci parla di legalità, di regole e del loro rispetto, di opportunità, di dimostrazioni di forza e, allo stesso tempo, di debolezza.
Partiamo da un presupposto: quello che è accaduto è assolutamente legittimo e in una qualsiasi altra città in cui le regole abitualmente si fanno rispettare non avrebbe suscitato alcuno scalpore. Insomma, sono state multate automobili in divieto di sosta e noi non siamo tra quelli che ritengono che in determinate circostanze bisogna chiudere un occhio. Se così fosse, d’altro canto, dovremmo accettare qualsiasi forma di illegalità giustificata da una particolare contingenza.
Il punto è che utilizzare il pugno di ferro a macchia di leopardo rischia di produrre effetti poco edificanti.
E così, sempre per rimanere in tema, giriamo per la città e notiamo che il rispetto delle regole è un optional. Chi si parcheggia ad ogni ora e in ogni luogo sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, in doppia e tripla fila, nelle aiuole, nella pineta, davanti ai cancelli e agli scivoli per disabili senza che accada assolutamente nulla e lo abbiamo documentato, anche attraverso fotografie inequivocabili. Verrebbe da dire: a chi figli e a chi figliastri, è solo un modo per far cassa.
Una mossa che però si ripercuote sulla pelle dei cittadini. Tanto che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio è intervenuto più volte per ribadire che “non è tollerabile che si utilizzi la leva delle contravvenzioni per ripianare buchi di bilancio”.
Noi, naturalmente, non possiamo non guardare positivamente al lavoro dei Vigili Urbani quando è rivolto al ripristino delle regole. In tal senso, dunque, ci complimentiamo con loro pur ritenendo che il problema, nel caso specifico, si sarebbe potuto risolvere a monte regolando il parcheggio (apponendo idonea segnaletica orizzontale\verticale) prima dell’inizio della bella stagione.
Ma non possiamo esimerci dal considerare che il far rispettare le regole deve essere un lavoro quotidiano. Farlo a sprazzi è come indossare soltanto i polsini e il colletto di una camicia sotto il maglione. Ad una prima occhiata la gente penserà che indossiamo una gran bella camicia, ma a ben guardare siamo semplicemente nudi e non sarà la finzione a ripararci dal freddo.
Davide Mecca