La terza Commissione consiliare (Attività produttive , Territorio, Ambiente) presieduta da Vincenzo Robortella (Pd), ha deciso di rinviare ad una prossima seduta l’esame e l’approvazione del disegno di legge della Giunta che propone modifiche alla legge regionale 26/4/2012 n. 8 sulle “Disposizioni in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.
Il disegno di legge propone di abrogare gli articoli 4, 5, 6 e 7 della legge regionale in questione e di sostituire il comma 2 dell’art. 11 stabilendo che “la disposizione relativa agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kw, si applica a condizione che il proponente non abbia precedentemente richiesto la realizzazione e l’esercizio di altro o altri impianti della stessa natura posti ad una distanza inferiore a 2 chilometri per gli impianti solari fotovoltaici, per l’eolico ad una distanza inferiore a sei volte il diametro del rotore dell’aerogeneratore di maggiore potenza e comunque posti ad una distanza inferiore a 2 chilometri. Per gli impianti solari fotovoltaici la distanza di due chilometri va misurata tra i punti più vicini dei perimetri al cui interno ricadono i moduli, per l’eolico la distanza minima va misurata tra i punti più vicini della proiezione sul terreno delle eliche trattata in funzione della loro massima apertura in senso orizzontale”.
La Commissione ha deciso di rinviare l’esame del disegno di legge alla luce di alcuni emendamenti depositati dagli uffici competenti, emendamenti sui quali si è deciso di chiedere chiarimenti. Nel corso della breve discussione sono intervenuti i consiglieri Perrino, Rosa, Santarsiero e Giuzio.
Alla riunione della terza Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Vincenzo Robortella (Pd), i consiglieri, Vito Santarsiero, Vito Giuzio e Carmine Miranda Castelgrande (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Aurelio Pace (Gm), Gianni Rosa (Lb-Fdi) e Giovanni Perrino (M5s).
Emergenza mini-eolico, tutto rinviato perché la mano destra di Pittella non sa cosa fa la sinistra.
Convocata d’urgenza la III Commissione consiliare per approvare le modifiche necessarie alla legge sull’impiantistica delle fonti rinnovabili dopo la sonora bocciatura del TAR. Dopo solo dieci minuti, la seduta è stata aggiornata..
La motivazione del rinvio è nella inconcludenza e nel pressapochismo della Giunta e dei suoi Uffici.
Pensavamo che dopo la pausa estiva, ci sarebbe stato un cambio di passo. Pensavamo che gli errori del passato, sarebbero stati superati. Pensavamo che le legittime protese dei cittadini, invasi dall’eolico selvaggio, avrebbero fatto da stimolo alla classe politica di centrosinistra. Nulla di tutto ciò.
L’8 Agosto, la Giunta approva, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, e, dunque, dei suoi Uffici, un disegno di legge con le modifiche alla legge n. 8/2012 “Disposizioni in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili”, abrogando gli articoli 4, 5, 6 e 7 e cercando di porre rimedio al vuoto che si è creato dopo la sentenza del TAR che ha cassato le linee guida per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili con potenza non superiore a 1MW.
Bene. Oggi, 22 Agosto, convocazione urgente della Commissione competente per l’approvazione. E poi? Poi, arrivano degli emendamenti, senza una data di protocollo, senza intestazione, senza relazione di accompagnamento, che ci dicono essere stati approntati dagli Uffici del Dipartimento ambiente, quindi, dagli stessi Uffici che hanno elaborato la proposta della Giunta quindici giorni fa, che ripristinano, modificandoli, gli articoli 4, 5 e 6 della legge regionale n. 8/2012, modificano una norma della legge regionale 54/2015 e l’appendice A della legge regionale 1/2010.
Commissione rinviata per approfondimenti. In pratica, la Giunta approva una cosa e gli Uffici la ribaltano. In mezzo, i Consiglieri convocati d’urgenza per l’ennesimo buco nell’acqua.
Ora, a parte l’ennesima delusione per comportamenti che travalicano il rispetto istituzionale dovuto al Consiglio, ovvero la presentazione di emendamenti la mattina della seduta della Commissione, è nostro dovere sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, il pressapochismo del Governo regionale.
Pressapochismo che diventa odioso menefreghismo nei confronti di tutti quei Lucani che si aspettavano, dopo la magra figura che il Governo regionale ha fatto a seguito della sentenza del TAR, una sicura e certa regolamentazione della materia.
Ancora una volta, l’incompetenza, la sciatteria e il totale abbandono in cui versa la Regione si ripercuoteranno sui cittadini.
Non sappiamo se qualcuno che siede sulle profumatamente pagate poltrone della Giunta si rende conto che degli aggiustamenti ‘politici’ del massimo organo decisionale della Regione, ai Lucani, poco importano.
Dei cambi di guardia dettati da meri posizionamenti, ai cittadini che convivono con il disagio dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico dell’eolico selvaggio, non interessa. Probabilmente avrebbero gradito, una soluzione concreta ed in tempi brevi dei loro problemi.
Soprattutto, quando quei problemi sono stati causati dalla stessa classe politica che adesso perde tempo. O forse perde tempo, di proposito.
La Basilicata è oramai una Regione allo sbando, senza un guida seria. La rivoluzione di Pittella è diventata l’anarchia delle correnti del Pd e del centrosinistra.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale