“Si e’ trattato di una visita che si è concentrata sulla osservazione del processo industriale dell’area mineraria, della rete di monitoraggio per la verifica dell’impatto ambientale e della stima delle dinamiche di sviluppo nel contesto territoriale”. E’ il commento della delegazione di parlamentari dei Conservatori e Riformisti composta dall’on. Cosimo Latronico, dal sen. Tito Di Maggio e dall’on. Antonio Distaso che ha partecipato oggi ad una visita al centro olio dell’Eni a Viggiano. “ A vent’anni dall’avvio del progetto non si può non svolgere una rigorosa constatazione dello stato di avanzamento delle attività , degli strumenti di controllo ambientale e delle stesse ricadute sul piano sociale ed economico. Abbiamo potuto osservare la portata delle attività svolte e, in un confronto con gli amministratori locali, raccogliere le preoccupazioni e le aspettative che restano sul campo sia sul versante della tutela ambientale che su quello dello sviluppo. Occorre puntualizzare e rafforzare il protagonismo degli enti pubblici deputati al controllo ambientale ed alla osservazione delle conseguenze sanitarie; ed in egual modo definire la quantità e la qualità delle ricadute economiche delle risorse rivenenti dallo sfruttamento delle risorse minerarie. In questi anni bisogna ammettere che troppe risorse finanziarie sono state allocate senza finalizzazione produttiva con il rischio di costruire delle reti di mantenimento sociale che, nel tempo, finiscono per impoverire il contesto sociale piuttosto che potenziarlo. Lavoreremo in Parlamento perché la stessa legislazione di riferimento vincoli la destinazione delle risorse finanziarie, connesse allo sfruttamento delle risorse minerarie, verso l’istituzione di fondi permanenti per il potenziamento delle rete produttiva e per la qualificazione dell’assetto infrastrutturale della regione in un quadro di rigorosa tutela ambientale. Il distretto minerario della Val d’Agri deve poter essere un modello di sviluppo sostenibile e creare le basi perché in futuro si possa costituire un distretto produttivo attorno alle risorse ambientali e naturali proprie del territorio per assicurare prospettive durature di lavoro e di crescita”.
Nov 13