Il 25 febbraio 2021 si terrà una riunione presso la Regione Basilicata per il Documento Unico delle Osservazioni Tecnico-Scientifiche (DOTS) in merito al Deposito di scorie nucleari. Di seguito la nota inviata dall’ambientalista materano Nicola Locuratolo.
Ma intanto oggi, dagli anni’60 ad oggi sono passati sessant’anni ed alcuni rifiuti radioattivi di alta attività (le barre) vengono tenuti in piscine ormai obsolete ed a quasi contatto con la popolazione, la nostra popolazione , la popolazione della terra ionica lucana.
Disquisiamo delle generazioni che saranno tra ventimila anni ed intanto seppelliamo le generazioni che ancora sopravvivono e quelle che saranno le più prossime a dover morire per le scorie? Che bel senso di responsabilità!!!
Le barre depositate nell’impianto della Trisaia devono essere dislocate da questo sito nella massima urgenza in quanto trattasi di barre di Terza Categoria che necessitano di essere consegnate nel Deposito geologico, quello delle scorie più pericolose, le scorie che sono alloggiate, attualmente e momentaneamente, nelle centrali nucleari dismesse e che svolgono in questo momento il compito “ingrato” di essere un “thermos” contenitore , una “pentola a pressione” che tiene in sicurezza la popolazione adiacente.
Questo non avviene a Policoro e queste barre di estrema pericolosità sono pertanto senza alcuna schermatura a difesa della popolazione lucana che è costretta da 60 anni a subire questa “sperimentazione gratuita”.
Ora, primo di ogni altro dispositivo di protezione dai materiali radiottivi di seconda e prima Categoria, va da essere sottratta la popolazione lucana del metapontino da questa ormai inveterata contaminazione “silente” di cui è traccia evidente nelle casistiche di epidemiologie caratteristiche dei grandi centri industriali che troviamo stranamente presenti in questa piana lontano da siti industriali e con vocazione agricola e turistica.