Prosegue la raccolta firme di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale a sostegno di Fratelli d’Italia per sensibilizzare la popolazione sul tema del deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata. La raccolta firme si terrà anche nei prossimi due fine settimana di gennaio. Di seguito la nota integrale.
Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale: “Prosegue raccolta firme, non siamo la discarica d’Italia”
Come un fulmine a ciel sereno, si è abbattuto sul popolo lucano, in una fredda giornata di Gennaio, la lista pubblicata, a distanza di sei anni, dalla Sogin S.p.a. nella quale si indicano i possibili siti destinati al Deposito permanente delle scorie nucleari (CNAPI). Apprendiamo con grande perplessità che ancora una volta, quando si parla di stoccaggio delle scorie nucleari, la Basilicata non viene mai dimenticata. Per evitare l’ipotesi nefasta che vede la nostra regione una discarica radioattiva ora, come in passato, è necessario agire ed entrare in azione. La Basilicata con il suo popolo lucano, da anni, ha deciso di proiettarsi verso lo sviluppo di quelle attività sostenibili e legate alle proprie vocazioni naturali come il turismo e l’agricoltura. Il percorso fatto negli anni per posizionare sul mercato il nostro marchio regionale è stato tortuoso e pieno di ostacoli, ma finalmente sta generando dei risultati vincenti. Diventa necessario mostrare il nostro disappunto sulla faccenda, chiedendo al Governo nazionale di cancellare dalla mappa indicante i siti candidati ad ospitare il deposito unico nazionale dei rifiuti nucleari, le aree individuate nella Regione Basilicata. A distanza di diciassette anni, noi di Gioventù Nazionale scendiamo in piazza per difendere e conservare la salute ed il benessere del nostro territorio e dei suoi cittadini! Siamo perfettamente coscienti degli impatti negativi sia in termini economici che di salute personale e siamo stanchi di pagare un ulteriore onere, considerando anche il rilevante contributo al fabbisogno energetico che la Basilicata offre con le estrazioni petrolifere ed il conseguente aumento d’ inquinamento del suolo. Non siamo la discarica di Italia e siamo pronti a manifestare con forza, senza mezzi termini, lo sdegno e sgomento che tale “insulto” ha generato dentro di noi. In un contesto nazionale in cui il nucleare è stato bocciato, non saremo noi a sopportare questa “croce”. La terra è nostra e non si tocca!