Deputato Cillis (M5s): Eni ha ristretto di 130km² l’area della concessione Val d’Agri. Di seguito la nota integrale.
Ricordate il decreto ministeriale con cui, grazie al M5S, sono stati aggiornati e notevolmente aumentati (di circa 25 volte) a tutte le multinazionali del petrolio, i canoni annui (fermi dal 1998) per le concessioni di coltivazioni e stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana?
Quel risultato storico -frutto di un lungo lavoro iniziato con un emendamento dell’on. Mirella Liuzzi- ha dato i suoi primi risultati anche per noi lucani.
Dal bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse (Anno LXV – N. 1 del 31 Gennaio 2021 – pag.17 e 18) apprendiamo che l’ENI ha ristretto l’area della Concessione Val d’Agri di circa 130 km² presumibilmente proprio in considerazione dei (molto) maggiori canoni da pagare!
Per tutti noi del M5S è un importante risultato avendo sempre lavorato per difendere gli interessi dei lucani e di tutti i territori interessati dalle estrazioni. Del resto, chi inquina deve pagare e non poteva, con noi al governo, pensare di continuare ad avere agevolazioni e privilegi.
Importante risultato a cui si aggiunge la sentenza di ieri che condanna l’ENI al pagamento di una sanzione di 700 mila euro e alla confisca di circa 44,2 milioni di euro.
Ora attendiamo l’esito di un’altro processo che ha come capo di imputazione il disastro ambientale dovuto allo sversamento di 400 tonnellate di petrolio nella zona della Val D’Agri che. è giusto ricordare, è nato anche dagli esposti presentati nel 2017 da portavoce del M5S.