Le associazioni Mediterraneo No Triv, Mamme Libere, Medici per l’ambiente, GeCo Genitori Consapevoli Basilicata e Cova Contro hanno inviato una lettera al Comune di Policoro, al neo Governatore lucano Vito Bardi e a tutti i consiglieri regionali per chiedere la rimozione dei totem pubblicitari a seguito dell’inchiesta giudiziaria che ha certificato il disastro ambientale in Val d’Agri. Di seguito la nota integrale.
Disastro ambientale in Basilicata, Eni si inventa totem pubblicitari.
Come sempre, i cittadini devono lamentarsi dei soprusi, che ogni giorno sono costretti a subire, perché non c’è nessun ente di controllo, e nessuna istituzione, capace di difendere la dignità del singolo cittadino o di una intera comunità.
Ricordiamo che il 23 aprile 2019, per disastro ambientale presso il Centro olio Val d’Agri (Cova) di Viggiano, in provincia di Potenza, in Basilicata, dopo le indagini avviate all’inizio dell’anno 2017, dopo lo sversamento di oltre 400 tonnellate di petrolio, ha portato all’arresto ai domiciliari di Enrico Trovato, un dirigente dell’impianto al tempo dei fatti, e in più 13 indagati.
Ora ci chiediamo, come sia possibile entrare in un centro commerciale, come quello di Policoro, ed altri paesi della Lucania, e trovare un totem pubblicitario, di ultima generazione, ad altezza bambino, in cui Eni diffonde indicazioni non veritiere, soprattutto alla luce delle evidenze della magistratura.
Dichiarando che si trattava solo di un serbatoio con petrolio residuo disperso, la Procura di Potenza parla, invece, di dispersione non da uno, ma da 4 serbatoi.
“Disastro ambientale che ha compromesso tutte le matrici e conseguenza di una politica aziendale, che non ha avuto la tutela dell’ambiente” ( cit. Procuratore Dott. Curcio).
Detto ciò chiediamo,
Al comune di Policoro, all’assessore all’ambiente Marrese, al presidente del consiglio Ranú, tanto attento alle questioni ambientali (vedi 15 marzo), al neo presidente della regione Vito Bardi e tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza della nostra regione, che:
il totem pubbicitario, sia rimosso immediatamente, in tutti i centri commerciali, e che si tuteli più i cittadini, invece delle lobby.
Ricordando che le indagini sono in corso e il disastro ambientale acclarato.
Attirare l’attenzione dei bimbi e degli adulti, inculcando loro il “tutt’appostismo” mendace e scorretto, non è democratico! Anche perché, l’attività svolta da Eni, non è come fare il pane al mattino!
La politica parla di trasparenza, bene, è ora di agire con trasparenza, proteggendo il popolo da informazioni errate e scorrette.