La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera ha disposto la conclusione delle indagini preliminari e la notifica dell’informativa di garanzia contestando a un cittadino di Pomarico il reato di deturpamento di bellezze naturali in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.
Il provvedimento della Procura è stato emesso a seguito di complesse indagini avviate dal Comando Stazione Forestale di Montescaglioso a seguito di un accertamento congiunto effettuato con la Polizia Municipale di Pomarico.
Da queste indagini è emerso che il cittadino di Pomarico aveva eseguito disboscamenti, sbancamenti di terreno e l’abbattimento di circa cento alberi d’alto fusto in un imboschimento di conifere impiantato negli anni ’60, per consolidare i versanti franosi di una collina sita in loc. “Capriola – Acqua delle Monacelle”, agro di Pomarico, in assenza dei prescritti nulla osta idrogeologico e autorizzazione paesaggistico – ambientale. L’area interessata dagli interventi non autorizzati è estesa circa 2,5 ettari.
Dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato è emerso, inoltre, che l’indagato aveva percepito rilevanti finanziamenti pubblici per impiantare un noceto in area attigua al citato imboschimento. Il noceto di nuovo impianto, all’atto del sopralluogo effettuato dai Forestali, era in pessimo stato vegetativo a causa di mancanza di cure colturali e probabilmente anche a causa dell’inidoneità della stazione d’impianto (era stato impiantato su suolo argilloso e in ambiente xerico). I Forestali, durante le indagini, avevano rilevato che per tali ragioni l’A.G.E.A. aveva già interrotto le erogazioni economiche attivandosi per il recupero di quelle percepite indebitamente.
Per i tagli e gli sbancamenti non autorizzati i Forestali hanno contestato al cittadino pomaricano anche una sanzione amministrativa di circa settemila euro.
Il Comandante Provinciale del C.F.S. di Matera rimarca la necessità di tenere alta l’attenzione su illeciti che minano l’integrità delle aree imboschite a scopo di difesa idrogeologica, in quanto tali superfici, oltre all’elevato valore naturalistico di cui sono depositarie, esercitano altresì un’importantissima funzione di difesa del suolo che si rivela di vitale valore alla luce dei recenti eventi franosi e alluvionali che hanno purtroppo interessato diverse aree della nostra provincia.