Nella Conferenza di Servizi tenutasi lunedì 5 marzo scorso, presieduta dal Dirigente dell’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata Dott.ssa Emilia Piemontese, è stata raggiunta l’intesa per chiudere la fase istruttoria della procedura di valutazione d’impatto ambientale finalizzata al rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale relativa alla “piattaforma integrata di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi”, sita in località La Martella del Comune di Matera. La conclusione è il frutto di un lungo lavoro durato anni per trovare una soluzione corretta nella gestione dei rifiuti presenti nell’anzidetta discarica e per avviare finalmente la fase di rilascio delle autorizzazioni V.I.A. e A.I.A..
Nella riunione è stata stabilita la rimozione dei 53.000 mc di rifiuti abbancati oltre dieci anni fa nei Settori III e IV della piattaforma, situazione di precarietà che ha provocato la procedura comunitaria d’infrazione la cui sanzione potrebbe gravare pesantemente sulla comunità materana.
Le decisioni prese, sono state così definite:
• il Settore III della discarica sarà completamente liberato dei 21.000 mc dell’indebito sovrabbanco che sarà trasferito nel Settore V;
• il Settore IV potrà ancora ospitare 16.000 mc del sovrabbanco esistente per coprire alcuni spazi ancora disponibili e per operare la risagomatura della vasca. I restanti 15.000 mc saranno rimossi e successivamente abbancati nel V settore. In definitiva, nel V settore, saranno sistemati circa 36.000 mc risultando ancora disponibili per il Comune circa 43.500 mc.
Questa è stata una decisione che finalmente ha chiuso un confronto difficile e che sarà attuata non appena le A.I.A./V.I.A. saranno autorizzate dalla Regione. Il Comune dispone di 3.000000,00 di euro derivanti dall’ultimo Decreto Fiscale con cui attuare non solo il progetto integrale di bonifica dell’intera area de La Martella dove esistono le cinque vasche, ma nello stesso tempo risolvere i problemi di illegittimità presenti nella III e IV vasca in modo da contenere e neutralizzare l’infrazione comunitaria che pende sulla comunità materana come una spada di Damocle.
Si è poi stabilito che con un secondo provvedimento sarà definita la questione dell’impiantistica della piattaforma della discarica.
Con tale soluzione, alla quale hanno concorso le professionalità dell’Ufficio della Compatibilità Ambientale di Potenza nonché del dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune di Matera ing. Giuseppe Montemurro, del consulente comunale, ing. Luigi Boeri, del dott. Espedito Moliterni dell’ASM di Matera e dell’assessore Adriana Violetto, si è chiusa un’annosa questione e si sono poste le condizioni per rimuovere una obiettiva situazione di storica precarietà ambientale.
Al termine della conferenza, il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, ha dichiarato: <<L’intesa raggiunta con gli uffici regionali garantisce e accelera il rilascio delle autorizzazioni V.I.A. e A.I.A. e quindi pone le basi per poter guardare con ottimismo alla definizione della infrazione comunitaria. Questo positivo percorso, si allinea con quello imminente dell’affidamento della gestione della raccolta dei rifiuti urbani porta a porta. Con tali risultati, il Comune di Matera, uscirà da una lunga e faticosa apnea ambientale per collocarsi con dignità nella graduatoria delle città virtuose capaci di esprimere un’aggiornata metodologia di smaltimento dei rifiuti solidi urbani>>.
Insomma!! se ci fosse un ricambio dalle parti dell’ambiente: “dirigente” ed assessore comunali saremmo più tranquilli e più rapidi.
OH!!!! bell!bell! mi era sfuggito un passaggio. i 3 meuro non bastano per uscire dall’infrazione. bisogna fare capping sul I,II,III,IV settore, emungere il mare di percolato esistente sotto i predetti settori ed impiantare la rete per la fuoriuscita del biogas negli stessi settori oltre alla rimozione del sovrabbanco. In poche parole occorre stanziare altri soldi speriamo non molti altri…………………
pabiusi , ma ce l’hai un ora di lavoro nella tua vita o se solo capace di parlare? sei triste come una quaresima.