Mentre a Matera si registra l’ennesimo disservizio nella raccolta differenziata, sulla base di quanto segnalato alla nostra redazione da un commerciante di via Lucana che si ritrova da due giorni a fare i conti con un cestino stracolmo e maleodorante, già ricoperto con uno strato di cellophane proprio per cercare di coprire i cattivi odori, Pio Abiusi a nome dell’associazione Ambiente e Legalità chiede di fare chiarezza sulla gestione dei rifiuti in Basilicata. Di seguito la nota integrale di Pio Abiusi e la fotogallery di SassiLive relativa al cestino stracolmo di rifiuti.
Dopo tante camarille e riposizionamenti di risorse, nello scorso mese di Gennaio fu approvata la Delibera di Giunta Regionale per la raccolta differenziata nel bacino di Potenza. Le risorse disponibili sono circa 9 Meuro.
Era tutto pronto anche il crono programma che prevedeva in 18 mesi la realizzazione dell’intervento.
Tutto pronto? macchè! Il Comune di Potenza dice ma io il carrozzone ACTA con i suoi 50 esuberi su 130 unità dove lo metto? Sono addetti, i 50, che ormai di monnezza conoscono solo quella che producono a casa e sono imboscati a torto o a ragione negli uffici comunali e dell’Acta stessa e chissà dove altro ancora. I rimanenti 9 comuni non ci stanno. Si pensa di spacchettare l’intervento: Potenza da sola con il suo carrozzone e gli altri comuni tutti insieme. Viene rivolta formale richiesta al Ministero che ha mandato tutti a quel paese, al momento. Il pacchetto completo prevede un intervento per 120 mila abitanti sezionando ancora arriviamo al piano di raccolta differenziata di un condominio. Nel frattempo, non si parte.
Per Matera la Delibera di Giunta Regionale non c’è ancora . Sono disponibili anche 9 Meuro circa, per 13 Comuni inclusa Matera che dovrebbe essere capofila, anche qui nascono perplessità circa l’organizzazione dell’operazione. Se Matera non brilla come capacità organizzativa come fa a concertare 13 Comuni? Se a Potenza c’è un problema sociale creato dalla clientela a Matera non v’è alcun problema se non quello della scarsa fiducia che si ha nel conducente- il Sindaco della città- questo lo si risolve nominando un Commissario, in regione vi sono tante persone capaci di organizzare la differenziata su linee già tracciate, peraltro.
Che dire , poi, del piano regionale dei rifiuti che sarebbe dovuto essere pronto per il 13 Dicembre 2013, nessuno ci ha messo ancora mano, si potrà partire lo stesso ma resta il lato più oscuro della vicenda: Chi Decide e Cosa Decide. Perchè il dipartimento ambiente sforna solo ampliamenti delle discariche ed i progetti per l’impiantistica a valle della differenziata giacciono miseramente sulle scrivanie anche per anni, cosa c’è dietro, quali sono gli interessi sottesi? Quali sono gli interessi che girano intorno alle discariche? Si fanno soldi, talvolta, facili pur senza alterare i documenti . I cittadini sono come le pecore da tosare con la Tarsu o la Tassa che sarà e tutto va bene. E’ normale che il nostro umido, per i Comuni che lo producono, debba andare all’impianto di Laterza e non dobbiamo dare lavoro a nostri disoccupati? Tutto questo, naturalmente, non vale per Matera che non produce umido di qualità e che è buono solo, inertizzato, ad essere avviato in discarica. Matera nel mondo decrepito del ciclo dei rifiuti è a se stante; la discarica va avanti senza AIA e nel frattempo inquina come vuole ed è gestita alla molto men peggio. In Basilicata tutti gli impianti che mostrano criticità vanno avanti in regime di proroga vedasi Fenice, Mythen ed annoverare tra questi la discarica di La Martella è un fatto normale. Sul RAEE, i rifiuti elettronici, siamo maglia nera in Italia eppure ci sono in giacenza progetti di impianti in attesa di essere autorizzati, stessa cosa dicasi per impianti di compostaggio,di produzione di biogas e di CSS, possiamo sapere chi guida il vapore e quanto tempo ancora debba continuare a guidarlo liberamente e senza controllo alcuno, quanto tempo ci vorrà perchè la Basilicata ritorni libera e potrà organizzare una seria raccolta differenziata?
Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità.
La fotogallery dedicata al cestino stracolmo di rifiuti segnalato da un commerciante di via Lucana (foto www.sassilive.it).
venite a vedere il porcaio dei sassi.
sicuramente è sbagliato il modo “porta a porta” per i sassi, perchè gli addetti non
hanno la pazienza o non sono “abilitati” alla raccolta della spazzatura che fuoriesce a causa
della rottura delle buste, da parte di cani a gatti che durante la notte banchettano.
i residenti e gli abitanti dei Sassi dovrebbero avere “il buon senso” di utilizzare bidoncini chiusi e non lascisre rifiuti in buste del supermercato a tutte le ore del giorno vicino ai pali della segnaletica con noscalance. Anche le cameriere dei residence non dovrebbero riempire i rari cestini per i piccoli rifiuti dando ai turisti la possibilità di gettare bottiglie vuote, carte dei gelati, ecc.
da residente dei sassi preferisco caricarimi i rifiuti in macchina e buttarli nei bidoni immediatamente fuori dal rione
Abbiamo capito. Da quando pio Abiusi pare sua stato cacciato dalla precedente associazione ora è contro la discarica e a favore dell’inceneritore chissà pet quale oscuro interesse…
Mi auguro che “libera” non sia quella di don Marcello Cozzi altrimenti siete ridotti veramente male ed anche se è quella credo che il nome sia stato usato gratuitamente. Gli oscuri motivi sono nella tua mente che” non arriva a capire” Per il resto evito alcun riferimento, è già tanto che ti ho risposto: dichiarati chi sei!
lIBERA è UNA BELLISSIMA ORGANIZZAZIONE NAZIONALE, DI LOTTA ALLE MAFIE E DI RISPETTO DI TUTTE LE OPINIONI, TU INVECE SARAI SENZ’ ALTRO UN IMPROPRIO AGGETTIVO .Buttare fango sulle persone che con dignità e coraggio esprimono le proprie opinioni, ponderate e frutto di un percorso informativo, significa non solo, per tedenigratore, povertà di argomentazione, ma anche pessima qualità umana. Pio è nell’ Associazione Ambiente e Legalità per continuare a dare il suo prezioso contributo alla battaglia per la tutela dell’ ambiente. Argomenta , piuttosto, aggettivo improprio!
Anna Maria, caffè pagato .
E’ chiaro che il LIBERA intervenuto è un impostore di poco conto!