Le notizie che circolano attraverso i siti di informazione web e i social, da giorni, dopo l’ “improvvisa” ordinanza del sindaco di Corleto Vicino di vietare l’utilizzo dell’acqua ad ogni scopo nelle contrade contermini al pozzo petrolifero Perticara 1, nella valle del Sauro, richiedono risposte immediate ed esaurienti perchè i cittadini del Sauro hanno diritto di sapere come stanno realmente le cose e devono essere garantiti sulla salubrità dell’acqua che bevono o che fanno bere al proprio bestiame. Lo sostiene una nota del Csail a firma di Filippo Massaro.
Il solo dubbio ingenerato dalle notizie diffuse circa un ritardo notevole del sindaco nell’assumere il provvedimento nonostante fosse a conoscenza degli accertamenti effettuati dall’Arpab – continua la nota – va rapidamente fugato perchè è di assoluta gravità, mette in discussione la credibilità dell’Ente Locale e acuisce la sfiducia delle comunità locali sull’operato della Total e di chi dovrebbe controllarlo e verificarlo quotidianamente. E’ ancor più grave quanto affermano agricoltori, allevatori e residenti nelle contrade: l’area interessata dall’ordinanza sindacale non è adeguatamente informata con appositi cartelli.
Bisogn chiarire – dice Massaro – le responsabilità del tempo intercorso dalla prima comunicazione dell’Arpab a quella successiva dell’Asp sino al divieto di uso dell’acqua. Non è in alcun modo giustificabile che gli Enti non si parlino tra loro e che ci possa essere un ritardo. Non è infatti consentito su questi aspetti nemmeno un giorno di ritardo figuriamoci se ne ipotizzano diversi.
Siamo ancora una volta ad un caso, per dirla eufemisticamente, di “scarsa attenzione” per questioni che al contrario ne richiedono tanta e rigorosa. Quel rigore che sicuramente è mancato negli organi del Municipio di Corleto e di cui i cittadini, giustamente, chiedono conto perché l’intervento del sindaco di Corleto è stato tardivo . Chissà se la Magistratura farà lue di questo ennesimo e vergognoso “giallo” istituzionale . Anche per questo il Csail si batte perchè ci siano tavoli permanenti locali nei Comuni dei comprensori petroliferi Val d’Agri e Sauro con la partecipazione di associazioni, comitati popolari e il costante scambio di informazione su tutti gli aspetti dell’impatto-petrolio sul territorio.
Mar 03