L’ambientalista materano Pio Abiusi in rappresentanza dell’associazione Ambiente e Legalità torna ad occuparsi dell’emergenza-discarica ubicata presso il borgo La Martella.
Abiusi: “La volpe è rimasta senza il gatto”.
Questo è successo al buon sindaco Adduce, è rimasto senza il fido compare Rivelli che ormai uscito dall’esecutivo gli spara contro. Non si perde d’animo e la “cassate” le spara da solo.
La discarica di La Martella resterà aperta per altri due anni poi saranno miracoli, il percolato viene raccolto da ditta privata per essere avviato a trattamento, tutto questo afferma. Facciamo l’ennesimo punto ma è difficile che Adduce lo possa comprendere perchè tende a mistificare la realtà.
Il percolato che è in discarica raggiunge un livello di quasi due metri ed in concreto non è stato raccolto da agosto 2011. Lo si evince sommando i dati rilevati nel corso delle visite compiute dei funzionari della Provincia di Matera a Febbraio del 2014 e sempre a Febbraio ma del 2013. Non si è capito bene, se così è, che fine hanno fatto i 240 mila euro assegnati ad “una ditta privata locale” per lo smaltimento del percolato, la prima determina di assegnazione era del mese di Luglio 2011 e la seconda, per lo stesso importo, del Dicembre dello stesso anno. La discarica continua ad inquinare ma il buon Adduce non lo sa, non sa che è ormai da un anno e mezzo che il Comune avrebbe dovuto convocare una conferenza dei servizi per caratterizzare il sito e bonificare, poi, le falde. Anche la Regione Basilicata è latitante perchè, constatata l’inerzia dell’ente responsabile, il Comune, avrebbe dovuto surrogarlo e non limitarsi a denunciare l’accaduto. L’inadempienza regionale è anche essa stessa passibile di censura penale perchè pur a conoscenza dell’inquinamento in atto non si da cura di attivarsi così come la legislazione prevede. Smettiamo di approfondire perchè poi al povero Adduce cominciano a girare gli occhi, è una volpe ma di seconda scelta, veniamo al dunque perchè i soldi promessi dalla Regione per la parziale bonifica dal percolato arriveranno quando sarà troppo tardi e la discarica sarà esaurita e l’AIA e l’aumento delle volumetrie non potranno essere concesse in tempi brevi per i successivi adeguamenti previsti .
Ci si metta l’animo in pace e, transitoriamente, portiamo i rifiuti del materano in Puglia; anche su questo il buon Sindaco Adduce sbaglia interlocutore che è la Regione Puglia e non già il Comune di Bari e non sono, comunque, incombenze che fanno carico a lui. Si attrezzi la bonifica del sito, un consiglio rivolto al successore di Adduce, e se , nel frattempo, i tempi saranno maturi per la raccolta differenziata si proceda alla chiusura e messa in sicurezza della discarica e la si amministri per altri 30 anni.
Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità
Il sindaco sa benissimo come stanno le cose,tant’è che ha sempre avallato e ottenuto qualche giorno fa’ dalla regione l’ampliamento della discarica di La Martella! E’ più semplice fare lo scarica barile che affrontare il problema davvero! E tra due anni sono sicuro che la regione concederà un’altra proroga e così via! Tanto è’ più facile gestire una discarica che mettere a punto un vero piano regionale per i rifiuti! Caro Adduce e’ troppo facile dire che la colpa e’ della regione: anche se fosse vero perché allora non ti sei messo dietro la porta di Pittella o di chi lo ha preceduto fino a quando il problema non veniva risolto? Te lo dico io il motivo: perché nessuno( te compreso) vuole sporcarsi le mani con questo problema che necessariamente richiede un confronto non facile con la popolazione per spiegare dove portare i rifiuti e con quali costi. Mi sento preso in giro quando faccio la raccolta differenziata sapendo poi che tutto alla fine va’ a finire in discarica! Ci avete preso in giro per anni con la consapevolezza che tanto i cittadini meno sanno e meglio è! Ma le bugie prima o poi vengono a galla…le elezioni si stanno avvicinando,chissà quante altre favole ci racconterete. In tema di rifiuti purtroppo la nostra città ( ma la regione tutta) rimane indietro anni luce rispetto a quanto è possibile fare. E la colpa e’ in gran parte di voi politici che indegnamente ci amministrate; una piccola parte di colpa bisogna darla a noi tutti che non ci ribelliamo e che spesso dimostriamo di essere incivili sporcando la nostra città!
tutto sottoscrivibile. L’inciviltà dei cittadini, però, è tutta da dimostrare perchè con le buone pratiche ed i buoni esempi resterebbe al massimo un 10% di incorreggibili ma alla distanza anche questi rientrerebbero e poi ci sono le azioni coercitive se dovessero servire.