“Sarebbe sin troppo facile affermare che con la mia dichiarazione del 31 agosto scorso avevo previsto che l’emergenza rifiuti per il Materano si sarebbe ripresentata costringendo la Giunta Regionale all’ennesimo provvedimento tampone. Purtroppo non saranno pochi giorni di trasferimento dei rifiuti da una provincia all’altra a risolvere l’emergenza”. Lo sostieneil consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio in riferimento alla decisione di far smaltire circa 90 tonnellate di rifiuti solidi urbani prodotti nel Materano tra la discarica di Sant’Arcangelo e l’impianto Fenice di Melfi.
“Il Governo Regionale – aggiunge – continua a brancolare nel buio: da una parte, le minacce di commissariamento ad acta per i Comuni che non riescono ad incrementare la quota di differenziata come se non si conoscessero le difficoltà soprattutto finanziare e di mezzi a disposizione dei Comuni e comunque in ritardo sulle procedure di appalto di nuovi impianti; dall’altra, il continuo scaricare le responsabilità, come fa ormai con quotidianità in interviste e dichiarazioni l’assessore Berlinguer, sui cittadini lucani che sono “indisciplinati” a differenza dei senesi e dei toscani. I ritardi nell’organizzazione della differenziata – afferma Castelluccio – sono la classica scoperta dell’acqua calda da parte di chi, da meno di due anni, ha scoperto la Basilicata”.
Il consigliere regionale di Fi ricorda che “il provvedimento Pittella-Berlinguer approvato in Consiglio prima delle ferie risponde solo all’esigenza di allineare la normativa regionale vigente sulle ‘misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti’ alla recente sentenza della Corte Costituzionale che impone il trattamento dei rifiuti prima della collocazione in discarica. Avevamo messo in guardia la Giunta regionale: le cosiddette misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti inserite nell’assestamento di bilancio 2014 non risolvono in alcun modo il problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti nel Materano. E’ il caso di ricordare che la Commissione Europea, in prima battuta, aveva fatto riferimento all’uso di almeno 422 discariche illegali in Italia, ma alla fine tra le due contestate ha incluso quella di Matera/Altamura Sgarrone, a conferma della gravità della situazione nel materano. Non si può più perdere tempo. La questione centrale da affrontare resta – conclude Castelluccio – l’adeguamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti in modo da autorizzare nuovi impianti di smaltimento, trattamento e di recupero . Il primo passo è quello di monitorare il funzionamento della discarica di Pisticci che in questi giorni sta dando diversi problemi per capire le vere motivazioni, decidere cosa fare della discarica del borgo La Martella e di quella di Tricarico”.
Castelluccio si sveglia tardi e scopre che il 31 Agosto di questo anno era tutto previsto. Le linee si appalesarono già dal gennaio 2014 e c’era tutto il tempo per porre rimedio. Quello che è più grave è che Castelluccio non sa a quale confusione andiamo incontro nei prossimi giorni sulla gestione dei rifiuti, le possibilità che li banco salti sono grosse, e che lui costa un fracco di soldi alla comunità senza sapere nulla