Valdadige, Spada: verificare sospensione o revoca Aia. In una interrogazione il consigliere regionale del Pd ricorda “la forte preoccupazione di alcuni cittadini residenti nelle zone limitrofe dello stabilimento” e chiede se l’Arpab “ha effettuato le dovute verifiche circa le emissioni in atmosfera”
La situazione dello stabilimento Valdadige, che da alcuni giorni utilizza nel proprio ciclo produttivo il pet-coke, combustibile altamente inquinante, è al centro di una interrogazione che il consigliere regionale del Pd Achille Spada ha rivolto oggi al presidente della Regione Marcello Pittella.
Spada ricorda la “forte preoccupazione ed agitazione da parte di alcuni cittadini residenti nelle zone limitrofe dello stabilimento, che attraverso una petizione popolare, hanno espresso perplessità e osservazioni”, e chiede al presidente della Regione “se non ritiene, a salvaguardia della salute dei lavoratori e dei cittadini residenti nelle aree limitrofe allo stabilimento che ci siano le condizioni per sospendere o revocare l’autorizzazione integrata ambientale”.
L’esponente politico chiede inoltre di sapere “se l’Arpab ha effettuato le dovute verifiche circa le emissioni in atmosfera e quale ne sia l’esito”, e “se l’azienda ha ottemperato alle prescrizioni di cui alla citata autorizzazione integrata ambientale ed in quale modo”.
Lo stabilimento Valdadige, che si trova a poca distanza dal borgo Venusio ed a quattro chilometri dal centro di Matera, ha ottenuto nel 2010 dalla Regione Basilicata l’autorizzazione integrata ambientale che, ricorda ancora Spada, “permette l’utilizzazione del pet-coke sia nell’impasto che per uso combustibile. Il pet-coke – prosegue il consigliere democratico – è un carbone derivato dalla distillazione del petrolio, il suo alto potere calorifico e basso contenuto in ceneri lo rendono un buon carburante ma il suo elevato tenore di zolfo ne fa un combustibile altamente inquinante. Occorre pertanto impiegarlo in ambiti in cui sia presente un’adeguata presenza di filtri di depurazione dei fumi per evitare la dispersione di sostanze estremamente inquinanti nell’ambiente”.
Spada ricorda infine che “la commissione comunale consiliare all’ambiente del Comune di Matera e l’assessore all’ambiente dello stesso comune hanno dato mandato ai propri uffici di verificare innanzitutto la distanza fra lo stabilimento Valdadige e l’abitato di Venusio oltre che di verificare la presenza nella zona di infrastrutture civili”.
Un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (Forza Italia) per chiedere di “verificare l’impatto ambientale dell’impianto Valdadige situato a ridosso del Borgo Venusio di Matera e venire incontro alle denunce dei cittadini e degli operatori dell’area materana che lamentano preoccupazione per il processo di combustione dello stabilimento che utilizza il pet-coke un misto di idrocarburi e di metalli pesanti. La situazione si sarebbe aggravata nelle scorse settimane producendo emissioni in atmosfera che renderebbero irrespirabile l’aria di Borgo Venusio nelle cui vicinanze sorge l’impianto di laterizi”. Per Latronico “occorre verificare la correttezza delle autorizzazioni ed i sistemi di monitoraggio e di controllo per evitare danni alle persone ed all’ambiente”.
In merito alle emissioni della Valdadige la Provincia di Matera, nell’ambito delle competenze previste dalle norme ambientali, ha avviato attività a tutela dell’ambiente e della salute della popolazione del borgo Venusio.