Il Comitato SOS Costa Jonica torna ad occuparsi dell’erosione che ha interessato la costa jonica e focalizza l’attenzione sulla vicenda a seguito dell’avvio dei lavori a carico degli Argonauti per l’allineamento della spiaggia data a loro in concessione (lato Policoro – sopraflutto) mediante scavo con mezzi meccanici e trasporto nella zona sottoflutto (lato fiume Basento). Di seguito la nota del Comitato Sos Costa Jonica.
Con le prime risposte e i primi documenti aumentano i dubbi.
Il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata il 20 maggio ha inviato una nota alla stampa dove, in riferimento ai lavori in corso in corrispondenza del Porto degli Argonauti, dice che sono a carico della Nettis (Argonauti) e non della Regione Basilicata e che sono lavori “… che consistono nell’allineamento della spiaggia data a loro in concessione (lato Policoro – sopraflutto) mediante scavo con mezzi meccanici e trasporto nella zona sottoflutto (lato fiume Basento). Gli Argonauti si sono dimostrati disponibili ad accantonare la sabbia e lo stanno facendo in questi giorni a loro spese nell’ambito di lavori che annualmente svolgono per la manutenzione delle aree date a loro in concessione in forza di un’autorizzazione che risale ai tempi della realizzazione del porto stesso.”
Successivamente viene resa pubblica la richiesta al sindaco di Pisticci, fatta sempre dal Dipartimento Infrastrutture, della revoca dell’ordinanza 97/2008 del divieto di transito, sulla strada comunale denominata degli Aranci, ai mezzi con peso superiore a 7,5 t.
Revoca che viene celermente concessa dal vice sindaco di Pisticci.
I dubbi però, anche dopo la nota del 20 maggio e la richiesta di revoca del 7 maggio, restano perché dalla planimetria allegata all’Atto di concessione demaniale marittima per la realizzazione del Porto degli Argonauti, stipulato tra la Regione Basilicata e la Nettis Resort il 30 marzo 2004, si evince che il ripascimento deve essere effettuato sia in zona sottoflutto che in zona sopraflutto (forse unico caso mondiale) e che l’unica zona dove non è previsto nessun intervento è la zona dove si sta accumulando la sabbia e cioè tra il pennello del porto e la foce del fiume Basento.
Dalla lettura dell’Atto della concessione demaniale apprendiamo che la Nettis Resort ha presentato la fidejussione a copertura del pagamento del canone annuale.
Può il senatore Bubbico, nel 2004 presidente della Giunta Regionale, spiegarci perché non c’è traccia della fidejussione per i danni alle spiagge prevista dalla Variante al Piano Paesistico approvata il 2 marzo 2004 e cioè appena 28 giorni prima?
Danni alla spiaggia che erano stati ampiamente previsti dal parere negativo alla costruzione del Porto degli Argonauti dalla Provincia di Matera e non preso in considerazione dalla Giunta Regionale
Perché, senatore Bubbico, non è stata stipulata la fidejussione?
Tornando ai lavori e al mare di sabbia che stanno spostando dalla zona sopraflutto a quella di sottoflutto del Porto degli Argonauti l’assessore Braia, in una intervista a TRMh24 del 15 maggio 2013, parlando del ripascimento e delle barriere soffolte da posizionare a Metaponto dichiarava che “… abbiamo accumulato quantità importanti di sabbia per il ripascimento …” non facendo nessun riferimento a quanto detto successivamente dai dirigenti del suo dipartimento e del regalo che, secondo il Dipartimento Infrastrutture, ci sta facendo la Nettis Resort.
Lo stesso giorno contattato da Telenorba dichiarava che erano lavori che stava effettuando la Regione Basilicata in previsione del ripascimento da effettuare successivamente a Metaponto.
Gradiremmo sapere, a questo punto, se parlava come assessore regionale o come portavoce della Nettis Resort e quale delle due versioni (Dipartimento Infrastrutture e assessore Braia) è quella corretta?
Rifacciamo alcune semplici domande.
Visto che tutto è in regola perché manca la normale segnaletica di cantiere e il crono programma dei lavori?
Come verrà spostata la sabbia a Metaponto?
Trattandosi di lavori ricadenti in area Sic, codice IT9220085, denominata Costa Jonica Foce del Basento è stata rilascia la Valutazione d’incidenza ambientale?
Se i lavori sono fatti e pagati dalla Nettis (Argonauti) perché la richiesta di revoca del divieto di transito al sindaco di Pisticci viene fatta dal Dipartimento Infrastrutture?
Non doveva essere la Nettis Resort a chiedere la revoca?
Ogni anno viene concessa la revoca?
Perché la richiesta e l’ordinanza comunale di revoca non riportano nessuna data sulla durata della revoca medesima?
Perché si parla generalmente ripascimento nel metapontino quando si sa benissimo che le spiagge demolite che necessitano di ripascimento sono quelle di Metaponto e Scanzano?
La demolizione delle spiagge di Metaponto e Scanzano possono dipendere da fatto che sono posizionate in zona sottoflutto rispetto ai porti Argonauti e Marinagri?
Chiudiamo con un ringraziamento a delle persone che hanno fatto il proprio dovere quando altri facevano finta di non capire.
Ringraziamo il dott. Valentino, funzionario della Provincia di Matera, di aver scritto in un atto pubblico quello che sarebbe successo e cioè che la costruzione del Porto degli Argonauti avrebbe provocato la demolizione della spiaggia di Metaponto ( non possiamo dire lo stesso dei funzionari del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata che invece prendevano per buoni gli studi della Nettis Resort).
Ringraziamo il sindaco di Scanzano, arch. Iacobellis, di aver inviato, nel marzo 2012, un nota agli Uffici Regionali in cui si segnalava l’arretramento della spiaggia di Terzo Madonna dopo la costruzione del Porto di Marinagri (non possiamo dire lo stesso del sindaco di Bernalda).
Ringraziamo dott. Venezia perché è l’unico consigliere regionale che, facendo proprie le nostre domande, ha chiesto alla Giunta Regionale da circa un anno copia di atti e documenti che non sono altro che il rispetto di deliberati regionali (non possiamo dire lo stesso del consigliere regionale di Bernalda-Marconia-Pisticci).
Su tutti gli altri (politici, tecnici ed operatori turistici) che in questi anni, a vario titolo, si sono occupati della situazione di Metaponto e Scanzano facendo finta che siamo di fronte alla normale erosione e che i porti non centrano niente preferiamo non esprimere nessun giudizio.
Comitato Sos Costa Jonica