Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Estrazioni nello Jonio: Regioni contro Stato. Pd contro Pd. Rampelli, capogruppo Fdi-an alla Camera presenta interrogazione”. Di seguito la nota integrale.
Ecco perché non andremo mai da nessuna parte. Il Pd contro il Pd crea uno stallo che va a tutto detrimento delle popolazioni e a vantaggio delle multinazionali petrolifere.
Avevamo proposto una interrogazione a risposta immediata il 16 ottobre scorso, a seguito della notizia del rilascio dell’autorizzazione per i permessi di ricerca nel nostro Mar Jonio. Con i ‘tempi europei’ della Giunta Pittella, la risposta ci è giunta solo nello scorso Consiglio regionale, il 17 novembre.
Dalla risposta dell’Assessore Berlinguer si capisce quanto il Pd abbia fatto diventare la questione delle estrazioni petrolifere una questione tutta politica interna al partito di Governo. Da un lato la Basilicata ha già deliberato di impugnare le autorizzazioni che consentono la ricerca di petrolio in ben 1.347 chilometri quadrati del mar Jonio e ci sono le Regioni che hanno adottato, nella Conferenza nazionale delle Regioni, quel manifesto di Termoli che dovrebbe dire no alle trivelle. Dall’Altro, c’è lo Stato che va avanti per la sua strada.
Per tentare di sciogliere questo nodo il capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale alla Camera dei Deputati ha presentato un’interrogazione a Ministro dell’Ambiente per conoscere le iniziative del Governo sulle estrazioni petrolifere off shore mentre le Regioni, Basilicata in testa, si sono fatte promotrici dei referendum abrogativi delle norme dello Sblocca Italia che avocano allo Stato le competenze sulle perforazioni.
Uno Stato che di fronte al diniego opposto dalla regione Basilicata ai permessi di ricerca nel Mar Jonio “ha ritenuto che le nostre [della Regione] osservazioni non cogliessero nel segno”. Uno Stato che costringe la nostra Regione fare ricorsi e adire l’autorità giudiziaria.
La questione, quindi, è molto politica, anzi solo politica, perché se da un lato ci sono tutte le Regioni che dicono no alle trivelle selvagge, dall’altra parte abbiamo un Governo sordo alle richieste dei territori. In pratica il partito che ci governa, sia a livello nazionale che regionale, non ha una politica definita e unitaria sulle perforazioni petrolifere e questo non fa altro che danneggiare chi, delle trivelle, sconta solo gli aspetti negativi costituiti dall’inquinamento, ovvero il Popolo lucano.