Nuova assise di Federparchi Basilicata per discutere sulle modifiche alla L.394/91 e sulla neo istituzione del Parco Regionale del Vulture. Si fa appello alla Giunta regionale affinché riprenda l’iter burocratico e tecnico per la sua istituzione.
Tra i punti all’ordine del giorno della scorsa assise di Federparchi Basilicata: le modifiche alla L.394/91 in discussione alla Camera dei Deputati e la neo istituzione del Parco Regionale del Vulture. Erano presenti all’incontroFrancesco Ricciardi, in rappresentanza del Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata,il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, il presidente del Parco della Murgia Materana Francesco Pellecchia, il presidente ed il direttore del Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, Mario Atlante e Marco De Lorenzo; il presidente del WWF Basilicata Mario Musacchio ed il rappresentante di Legambiente BasilicataMarco De Biase.
Il confronto si è ritenuto necessarioper discutere sulle modifiche alla L.394/9, passaggio legislativo decisivo per la continuità del lavoro dei Parchi d’Italia. Il Presidente di Federparchi Basilicata, Domenico Totaro, ha sottolineato le proposte tra le più significative contenute negli emendamenti.Tra queste,l’inserimento nel Consiglio di amministrazione di rappresentanti del mondo agricolo; una pianificazione triennale che sposti sui Parchi 10 milioni di euro, risorse aggiuntive che permetterebbero di ricominciare a programmare; misure di incentivazione fiscale per chi investe nelle Aree Protette; il divieto di esercitazioni militari nei Parchi; la previsione di due fondi – Fondo ministeriale e Fondoper i serviziecosistemici – e di compensazioni ambientali da parte degli insediamenti produttivi (cave, dighe, estrazione petrolifera già esistente) che andrebberoa rimpinguare quest’ultimo a favore di progetti per il mantenimento dei servizi ecosistemici; il divieto di immissione degli ungulati; il veto sull’attività venatoria. Ci si è soffermati sul divieto assoluto all’estrazione petrolifera nelle Aree protette e nelle aree contigue. Altra novità importante contenuta nelle modifiche, è la previsione di una linea di finanziamento per le Aree protette dislocate lungo la catena appenninica. A conclusione del dibattito, si è registrata una larga convergenza dei Parchi sulle modifiche ed una valutazione differente su alcuni punti da parte delle Associazioni ambientaliste.
Altro tema preso in esame dai componenti di Federparchi Basilicata esu cui si è trovato il pieno accordo è la neo istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture, bacino idrominerario di estrema importanza il cui provvedimento è fermo in Terza Commissione regionale, nonostante siano state previste nel nuovo bilancio risorse dedicate al progetto medesimo. I membri dell’assise si sono trovati concordi sull’importanza di questa nuova area per uno sviluppo basato sulla tutela e valorizzazione delle risorse naturalistiche e culturali, anche ai fini della fruizione turistica. Per un maggior controllo della pesca e dell’attività venatoria. Per scongiurare il pericolo di nuove richieste di prospezione ed estrazione da parte delle compagnie petrolifere, in un’area ricca di risorse agricole e produttive di estremo pregio.
L’incontro si è concluso con un plauso all’Ufficio Parchi del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata per il lavoro svolto finora, ma altresì con un disappunto sulla mancata continuità dell’iter burocratico e tecnico previsti. Federparchi, in conclusione, fa appello alla Giunta regionale affinché acceleri l’istituzione del Parco Regionale del Vulture e riprenda in mano il percorso avviato con il Ministero dell’Ambiente relativo alla costituenda Area Marina Protetta di Maratea.