Città Plurale torna ad occuparsi del’inceneritore Fenice
E’ una partita in cui gioca solo una squadra: Fenice.
Quella di Fenice, l’inceneritore che brucia quello che vuole, le quantità che vuole ed inquina come vuole sistemato nella piana di S. Nicola di Melfi, è il classico esempio di neo-colonialismo applicato alle regioni meridionali ed i vassalli di questa triste storia sono un po’ tutte le istituzioni.
C’è qualcuno che indaga ma non si sa bene fino a che punto e cosa ; c’è qualcuno altro che dovrebbe rilasciare l’A.I.A.- autorizzazione Integrata Ambientale -ma non ha personale che si possa dedicare; il dirigente che firma può essere sempre chiamato, ipotesi molto difficile nella Repubblica delle Banane, a rispondere di disastro colposo o amenità del genere.
E’ più facile trovare chi tra un impegnativo set di una partita di tennis e l’altro firma attestando che è tutto OK.
Si rilascia, così, l’ autorizzazione ad operare perché tutto è a posto, come certifica il tennista, e viepiù si rilascia autorizzazione, provvisoria beninteso, per 10 anni e crepi l’avarizia.
Una legge la L 247/207 nata per l’emergenza diviene sostitutiva di tutte le procedure.
Ben poco vale parlare di monitoraggio e revisione di quel piano vecchio di 11 anni e poco applicato quando i fatti appaiono acclarati.
Chiamiamolo come vogliamo ma il bimbo è nero, nero nero comm a chè si cantava nell’immediato dopo guerra nei vicoli di Napoli.
Il sito è inquinato e non si riesce a bonificarlo perché le cause dell’inquinamento non si sono capite o non si sono volute cercare.
Anche questo aspetto è chiaro ed è ridondante soffermarsi.
Ultimo invitato ad assistere alla partita è il novello Sindaco di Melfi che fa una passeggiata e trova tutto apposto ma non riesce a collocare i dipendenti di Metapontum- Agrobios.
La sanità lucana non è stata invitata , del resto quale occasione migliore per utilizzare i 17 ospedali disseminati in regione.
Il giocatore va avanti ad inquinare con l’autorizzazione provvisoria che diviene definitiva senza esserlo ma è attento ai colpi di freddo, non si sa mai.
In Italia c’è pur sempre una legge che dice che chi inquina paga, non si sa bene cosa significhi, ma c’è e vuoi vedere che qualcuno decida di applicarla?
Si escogita una soluzione Light si passa da una società di 330,5 Meuro di capitale ad una di 10 mila- il cosiddetto denaro fresco è realmente tanto e non già 50 mila, se la cosa fa differenza-. Certo c’è la fideiussione ma con questi chiari di luna sarebbe bene andare a vedere cosa realmente garantisce.
Dalla ultima visita ecologica fatta dagli amministratori locali è emerso che i denti non erano perfettamente puliti ed allora di concerto,forse, si è deciso di interrompere la produzione per un mese e mezzo.
Anche i giocatori hanno diritto ad un po’ di riposo.
Il dentista provetto provvederà ad una igiene completa ed anche alla lucidatura dei denti; se vi sarà qualche carie, costosa da curare, passerà inosservata e vuoi vedere che la dentatura lucidata a nuovo non serva anche per avere l’agognata A.I.A. malgrado l’inquinamento sempre più evidente?
Che dire : ai lucani non manca lo spirito di sopportazione.
Associazione Città Plurale- Matera
Pio Abiusi