“Il lato oscuro del 5G, pericolo invisibile a Matera?” E’ il tema del convegno organizzato nel pomeriggio all’hotel Nazionale di Matera dal senatore lucano Saverio De Bonis., che ha introdotto i lavori insieme alla deputata Sara Cunial.
All’incontro, coordinato dal giornalista Donato Mastrangelo, hanno partecipato con i rispettivi interventi Daniele Mandrioli, associate Director Cesare Maltoni Cancer Research Center Ramazzini Institute di Bologna), Andrea Grieco, fisico esperto di campi elettromagnetici, Francesco Rinaldi, associazione italiana di medicina ambientale
e Maurizio Martucci, giornalista, scrittore e portavoce dell’Alleanza Italiana Stop 5G.
Saverio De Bonis: “Ho deciso di avviare un dibattito su questa sperimentazione del 5G che interessa Matera e Bari. E con questo convegno vogliamo approfondire tutti gli aspetti che portano non solo dei vantaggi ma anche dei disagi. Quindi analizziamo tutti gli aspetti ambientali e salutistici legati a questa tecnologia del 5G e abbiamo convocato a Matera degli esperti per fare il punto della situazione”.
Maurizio Martucci, giornalista, scrittore e portavoce dell’Alleanza Italiana Stop 5G: “Vogliamo sottolineare l’importanza di come la competenza e l’informazione sia fondamentale per far conoscere i pericoli di questa nuova tecnologia. Il 5G è una tecnologia priva di studi preliminari per quanto riguarda i rischi socio-sanitari. Questa strumentazione è stata immessa sul mercato senza alcun parere dal punto di vista medico e soprattutto l’Agenzia nazionale per la ricerca sul cancro nei giorni scorsi ha ufficialmente annunciato la riclassificazione della cancerogenesi per quanto riguarda le radiofrequenze. Significa che di qui a breve l’elettrosmog di cui irradia il 5G dovrebbe essere classificato come possibile agente cancerogeno e non addirittura come cancerogeno al 100%. Ed è per questo il motivo per cui noi come Alleanza Italiana Stop 5G qui da Matera lanciamo un messaggio importante alle istituzioni: fermate questa sperimentazione per non tradurre i cittadini in vere e proprie cave umane”.
Deputata Sara Cunial: “Questa tecnologia 5G sta dilagando su tutto il territorio nazionale. Mi sono occupata già a novembre di questa problematica, mettendomi in contatto con l’Alleanza Italia Stop 5G e ho presentato un’interrogazione a risposta orale che non ci ha per nulla soddisfatto. Per questo abbiamo attivato un’altra iniziativa parlamentare che presenteremo alla Camera e al Senato, una mozione per chiedere lo stop del 5G su tutto il territorio nazionale. Nel territorio veneto su 120 comuni ci sono piccoli comuni come Marostica, vicino alla mia città Bassano del Grappa. L’istanza è stata presentata ai sindaci per sensibilizzarli sulla sperimentazione del 5G. Purtroppo i sindaci si vedono calato dall’alto questo progetto che prevede qualche contributo in più ma non sanno a cosa vanno incontro. Molti sindaci del territorio nazionale si sono attivati con delle mozioni comunali per richiedere lo stop del 5G e questo dovrebbe essere secondo me il primo baluardo per frenare questa avanzata. Il sindaco è infatti il primo responsabile della salute dei cittadini”.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)