Raccolte oltre 250 firme solo nel comune di Anzi per dire stop alle trivelle in Basilicata. Nella loro petizione i cittadini chiedono ai Sindaci e alla Regione Basilicata di evitare il silenzio-assenso e di dare subito parere negativo all’istanza della Total finalizzata al rilascio dell’ampliamento della concessione del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato “Gorgoglione”, che interesserebbe una superficie complessiva di 327 Km quadrati.
I promotori della raccolta firma I Briganti di Anzi del Movimento Cinque Stelle propongono, ove, non dovessero esserci delle prese di posizione pubbliche al riguardo, di utilizzare le firme ai fini della promozione di un quesito referendario locale (Diritto sancito dalla Convenzione di Aahrus e L. 108/2001) e dare l’opportunità ai cittadini tutti di esprimere il loro parere su una tematica così importante, a prescindere dalla propria opinione, perché c’è il dovere da parte di chiunque di esercitare questo diritto democratico. Evitando di far passare la questione delle estrazioni petrolifere sul nostro territorio come mero atto burocratico.
Intanto, il gruppo dei briganti di Anzi del Movimento Cinque Stelle continua la raccolta fondi per determinare il punto zero nel territorio comunale, infatti, anche a Pasqua in Piazza Dante sarà presente il banchetto per la raccolta delle firme.
RICERCHE PETROLIFERE: CUTRO (PSI), MORATORIA PUNTO IRRINUNCIABILE E DI NON RITORNO
“Le iniziative di partecipazione e mobilitazione dei cittadini sono sempre un elemento positivo per la democrazia, la politica e le istituzioni anche se la strada seguita da tempo dalla Regione Basilicata che si racchiude nella moratoria di ogni attività di ricerca petrolifera sull’intero territorio regionale è un punto irrinunciabile e di non ritorno”. A sostenerlo è il segretario provinciale di Potenza del Psi Donato Cutro in riferimento alla raccolta di firme ad Anzi ad opera dei “Briganti di Anzi del Movimento Cinque Stelle” contro nuove ricerche petrolifere, evidenziando che “il Psi non ha certo meno a cuore di altri il presente e il futuro del territorio e delle sue comunità”.
Nel sottolineare che “i socialisti alla Regione con il capogruppo Rocco Vita si sono sempre battuti per stoppare ogni attività di società di idrocarburi in mancanza di fatti concreti delle compagnie petrolifere per la tutela dell’ambiente, del territorio e della salute e in termini di maggiori royalties, da una parte e dall’altra di programmi di sviluppo, infrastrutture e nuova occupazione da parte del Governo” Cutro aggiunge che “attacchi all’autonomia regionale sono venuti dal Governo Monti e dai Ministri tecnici Passera e Clini che attraverso il Piano Energetico Nazionale vorrebbero esautorare Regione e Comuni da ogni decisione. Per questo – dice il segretario del Psi – è necessaria una linea decisamente più dura del passato che possa contribuire ad affrontare diversamente la “questione petrolio” ed avviare con il passo giusto la concertazione sul Memorandun d’Intesa. Voglio ricordare che nelle scorse settimane abbiamo messo in guardia il Presidente dai tentativi di compagnie e società di procedere a macchia di leopardo per ricerche di idrocarburi, sicuramente avallati dagli Uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico e dal Governo che non hanno fatto mistero della volontà di accelerare la produzione di petrolio e gas. Per questo dobbiamo attrezzarci meglio a fronteggiare ogni tentativo palese ed occulto di bypassare la moratoria. Sono certo che la nuova Giunta Regionale lo farà”.