“Ho chiesto al Governo, tramite un’interrogazione parlamentare, di voler chiarire se sussistano elementi normativi ostativi alla possibilità di addivenire a nuovi accordi tra ENI Spa e la Regione Basilicata sulle compensazioni ambientali, tenendo in debito conto la presenza e la necessità di tutelare le aree lucane protette e appartenenti alla rete Natura 2000 sulle quali insistono proprio alcuni impianti di estrazione”.
L’On. Marcello Gemmato, responsabile del Dipartimento Politiche del Mezzogiorno di Fratelli d’Italia, commenta così la presentazione dell’atto di sindacato ispettivo, cofirmato dal deputato Salvatore Caiata, al Ministro dello Sviluppo economico e al Ministro dell’Ambiente che ha lo scopo di fare chiarezza sulla mancata conclusione degli accordi tra Eni e l’ente lucano e la conseguente mancata erogazione delle compensazioni ambientali da parte della società petrolifera che, in regime di prorogatio, continua ad estrarre e, dunque, ad inquinare.
“Ho interessato sin da subito il partito di Fratelli d’Italia circa la volontà di Eni di non voler trattare con la Regione senza la proroga della concessione – afferma l’Assessore all’Ambiente Gianni Rosa – Non mi meraviglio che gli altri parlamentari lucani, che pure fanno parte, oggi, della maggioranza di Governo tacciano. Tace anche il Sottosegretario al MISE Liuzzi, che pure è lucana e che avrebbe dovuto mobilitarsi per prima. Si tratta di una questione troppo importante che coinvolge la tutela dell’ambiente e della salute dei Lucani. Ancora una volta, Fratelli d’Italia si schiera dalla parte dei cittadini e dei territori.”.
“La vicenda Eni – conclude l’on. Salvatore Caiata – è di una gravità inaudita. Eppure il Governo tace. Pd e Cinque stelle dimostrano quanto poco gli interessino i cittadini lucani e il nostro territorio che pure sfruttano come bacino di voti. Non è possibile che nell’agenda del MISE e del Ministero dell’Ambiente non si stiano prendendo provvedimenti per evitare questo sopruso.”