Il tuttappostismo dell’assessore comunale Rocco Rivelli in merito alla gestione dei rifiuti.
L’assessore Rivelli ha assicurato nel corso di una sua intervista rilasciata ad un organo di stampa locale che la raccolta differenziata per il 2012 è pari al 25%-30%, lo scorso anno era del 19,31%. Adesso a quale dei due numeri è più vicina ? Crediamo che a stento arrivi al 24% .
Che le vasche 3 e 4, esaurite, siano attenzionate dalla magistratura è risaputo; che sulla vasca 5, in esercizio, vi siano stati rilievi pesantissimi da parte dell’Arpab fatti nel corso di una verifica risalente al Settembre 2011 è un dato di fatto. Tra i rilievi posti, per l’intera discarica, vi era la mancanza dei pozzi piezometrici. Sono stati costruiti? nessuno ha dato conferma che ciò sia accaduto.
L’assessore parla di trattamento del percolato che è altra cosa, finalmente, come lui informa, smettiamo di dare incarico alla Decom-srl, con procedura di gara ad evidenza pubblica o affidamento diretto in proroga giustificato dalla “urgenza” il trasporto a Tecnoparco del percolato e lo trattiamo sul posto,questo è un aspetto positivo.
L’assenza dei pozzi piezometrici non permette di verificare che le falde acquifere siano inquinate e che l’impermeabilizzazione della predetta discarica non abbia delle perdite come è accaduto alla discarica di Montegrosso di Pallareta- Potenza- , alla discarica di Carpineto di Lauria entrambe sotto sequestro e con indagini o rinvii a giudizio; la Venita di Ferrandina e la discarica di S. Mauro Forte, entrambe esaurite, inquinavano e gli amministratori, anche essi, sono stati rinviati a giudizio. Tutto questo è stato possibile perchè dai pozzi si rilevava l’inquinamento in atto, se i pozzi mancano ogni verifica è impossibile.
I pozzi piezometrici sono stati impiantanti? Crediamo di no perchè L’Assessore non ne fa riferimento.
l’A.I.A è scaduta da circa un anno ed è “ in proroga”; è l’unica discarica lucana attiva che si trova in queste condizioni. Per avere l’autorizzazione occorre che tutto sia in regola il fatto che sia passato quasi un anno dalla scadenza, significa forse che si mira a guadagnare tempo e rinviare il problema a colmatura della discarica e quindi tutta la problematica relativa a nuova amministrazione, anche quella dell’inquinamento delle falde acquifere, semmai?
Anche la bonifica dei tre siti per i quali la Corte di Giustizia Europea ha già emesso sentenza di condanna il 26 Aprile 2007 ed adesso, su richiesta della Commissione Europea, sta richiedendo all’Italia il pagamento di una ammenda di 56 Milioni di Euro non è cosa che si liquida stando al bar. La Regione annualmente ha chiesto al Comune di Matera ragguagli sullo stato dell’arte è l’ultimo sollecito è avvenuto il 17/10/2012 se è vero che il Comune di Matera sta bonificando con risorse proprie quelle tre discariche abusive giacenti quasi da 10 anni ne dia contezza per iscritto. Sarà così possibile informare compiutamente gli organismi EU dell’avvenuta bonifica e la multa, per la parte che riguarda la città dei Sassi, cassata.
Pio Abiusi – Città Plurale Matera
Non si fanno i pozzi così non si può dimostrare niente. Cosa fa la polizia provinciale? Cosa fanno i Noè dei carabinieri ? E soprattutto cosa stanno facendo gli amministratori comunali e altri