Da tempo nella nostra regione si verificano strani fenomeni determinati per lo più dalla maldestra amministrazione da parte del PD in Basilicata.
Dal fallimento della città capoluogo all’elezione di un Presidente rinviato a giudizio per reato di peculato e in più fresco di condanna da parte della Corte dei Conti al risarcimento di € 6.319,84 per uso indebito di fondi per spese di rappresentanza (eppure vi fu un tempo in cui Pittella dichiarò che si sarebbe dimesso anche per soli 200 euro).
Il caso paradossale di oggi riguarda la chiusura di aziende agricole, nate grazie all’utilizzo di fondi europei per l’investimento in agricoltura e in altri settori e poi costrette a chiudere per diversi motivi, tra i quali il troppo inquinamento del suolo.
La questione è stata oggetto di una mozione del consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Gianni Leggieri, attraverso la quale si chiede alla giunta regionale di adoperarsi nel censimento di tutti quei progetti imprenditoriali, nati grazie all’utilizzo di fondi europei, falliti nell’ultimo triennio.
Il caso emblematico è quello dell’agricoltore lucano Rocco Toce, di Corleto Perticara, costretto a chiudere la propria azienda faunistica dopo aver investito circa 150 mila euro di finanziamenti europei assieme a ai suoi 240 mila impegnati personalmente.
La sua azienda, a quanto pare, è stata costretta a chiudere i battenti a causa del continuo passaggio dei pesanti automezzi impiegati dalla compagnia petrolifera Total per la costruzione del centro trattamento oli “TEMPA ROSSA” sito nel territorio di Corleto Perticara e che hanno completamente distrutto le vie d’accesso all’azienda faunistica dell’agricoltore lucano.
Già l’assessore all’agricoltura Ottati, durante una conferenza stampa, affermò che altre aziende lucane versano nella medesima situazione di quella del sig. Toce.
Altre aziende, invece, in Val d’Agri ed in Val Basento hanno perso il reddito per situazioni ambientali menomate da fenomeni inquinanti estesi, causati soprattutto dall’attività di estrazione di idrocarburi.
L’auspicio del consigliere Leggieri è che ci si attivi nell’immediato verso una linea d’intervento regionale atta ad aiutare chi per colpa dell’inquinamento e degli omessi controlli ha perso reddito ed investimenti: nessun lucano deve essere lasciato solo.