In occasione della Giornata nazionale dell’albero riportiamo di seguito l’analisi di Fratelli d’Italia Matera per la gestione del verde urbano con riferimento alla Legge Regionale n. 82/2021 appena approvata.
Di seguito le riflessioni e gli spunti di Annamaria Guerricchio, coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia Matera, e Raffaella Calia, responsabile Dipartimento Ambiente e Sostenibilità di Fratelli d’Italia Matera.
Il 21 novembre ricorre come ogni anno dal 2011 la Giornata Nazionale degli Alberi per celebrarne le inestimabili virtù. Infatti solo grazie alla tutela ed all’ampliamento del patrimonio arboreo si potrà preservare l’ecosistema di questo nostro pianeta sempre più inquinato e desertificato. Gli alberi assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, garantiscono la biodiversità, prevengono il dissesto idrogeologico, rendono temperato il clima controllando il rialzo delle temperature, creano un paesaggio accogliente e donano conforto e ristoro esercitando effetti benefici sulla sfera emotiva dell’uomo. Mai come in questo periodo storico, in cui diventa più che mai urgente diminuire le emissioni di anidride carbonica e controllare il surriscaldamento globale, la tutela e l’ampliamento del patrimonio arboreo mondiale assume un’importanza centrale per il raggiungimento di obiettivi che servano a salvare l’ecosistema gravemente danneggiato del nostro pianeta, pertanto in occasione del G20 e della COP26 è stato lanciato un programma mondiale di piantumazione di 1000 miliardi di alberi. In tutta Italia si susseguono in questi giorni iniziative di sensibilizzazione, eventi divulgativi e campagne di piantumazione di nuovi alberi e Matera non fa eccezione. Infatti quest’anno come negli anni passati, sono diversi gli appuntamenti sul tema proposti alla cittadinanza.
Ma quale sarà il destino a breve termine delle giovani piante messe a dimora magari con il contributo delle mani fiduciose e grate dei bimbi delle scolaresche? Purtroppo capita che le promettenti chiome verdi impiantate a testimonianza di una voglia di rinascita e rinnovamento green, diventino vittime sacrificali di un amministratore distratto che le abbandona ad appassire durante l’estate arida, e così la città si riempie di spogli alberelli moribondi, o peggio ancora secchi, sfortunati protagonisti di campagne troppo ambiziose rispetto all’inadeguatezza delle fatiscenti o inesistenti reti irrigue o alla mancanza di personale e di fondi. Non è lontano nella memoria dei materani la bellissima campagna di piantumazione di ben 860 nuovi alberi in diversi quartieri cittadini realizzata tra novembre e dicembre 2019. Ebbene di quei lecci, ulivi, peri, mandorli, frassini, ibiscus ed altre essenze, rimane ben poco ancora in vegetazione ad oggi, soprattutto dopo il caldo record dell’estate appena trascorsa. A cosa serve dunque un tale impiego di risorse economiche, umane e vegetali e i proclami di buoni propositi se poi non ci si cura della sopravvivenza di ciò che dovrebbe mettere radici nell’immaginario comune come un potente messaggio di vitalità e natura? Eppure i Materani, soprattutto negli ultimi anni, hanno dimostrato in più occasioni di avere grande sensibilità sull’argomento, facendosi principali attori di denunce e proteste contro gli abbattimenti previsti in occasione di diversi lavori pubblici. Ricordiamo la mobilitazione per salvare i Pini di via Lanera, le perplessità sollevate sui lavori di adeguamento del Boschetto di Serra venerdì, e pochi giorni fa la denuncia della presenza di un cantiere presso la Pineta adiacente alla chiesa di Sant’Agnese, incredibilmente sconosciuto all’Ufficio Ambiente del Comune,dove si prevedeva l’abbattimento di più di 50 piante. Il materano dunque ama gli alberi molto più dei suoi amministratori, e sa provare tristezza, dubbi e sgomento alla vista dell’abbattimento di uno di essi. Certo, ogni creatura ha un ciclo vitale che si conclude prima o poi, e sarebbe di utile conforto al cittadino vedere una tempestiva sostituzione delle piante divelte con un numero adeguato di nuovi impianti che garantiscano il tramandarsi della biodiversità nella nostra bella città, ma anche questo resta spesso un impegno insoluto che genera sfiducia nel cittadino destinato ad attendere invano. In una città a spiccata vocazione turistica come la nostra il verde pubblico ed il patrimonio arboreo devono essere tutelati al pari dei siti storici, e l’accoglienza del visitatore in luoghi urbani verdi e confortevoli è un aspetto fondamentale per creare un’offerta turistica di eccellenza.
L’auspicio è che queste criticità non sfuggano ai nostri amministratori per il futuro, considerato che arriveranno nelle casse comunali ben 2 milioni di euro l’anno per il triennio 2021/2023 grazie alla recente approvazione della Legge Regionale n. 82/2021 “Finanziamenti per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale per i Comuni della Basilicata”, nato su proposta dell’Assessore Regionale all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa di Fratelli d’Italia supportato dai nostri Consiglieri regionali. Nel testo di legge sono esplicitate misure ed azioni per migliorare la qualità del paesaggio, per il mantenimento e il ripristino della naturalità, il rafforzamento della biodiversità e la riqualificazione degli ambienti urbani. A Matera arriveranno sei milioni di euro complessivi in tre anni utilizzabili per la protezione e la conservazione dell’ambiente e delle sue qualità, per il miglioramento degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani.
Fratelli d’Italia Matera si impegna sin da subito attraverso l’attività dei consiglieri comunali Toto e Morelli, la Segreteria cittadina ed il Dipartimento Ambiente a vigilare sull’impiego corretto di questi fondi che sono un’opportunità senza precedenti offerta al nostro territorio a tutela del patrimonio ambientale, troppo preziosa per essere sprecata.
Raffaella Calia, Responsabile Dipartimento Ambiente e Sostenibilità Fratelli d’Italia Matera
Secondo un recente Report del Centro Studi Enti Locali elaborato da Adnkronos Matera sarebbe il capoluogo di Provincia con la maggior superficie di verde urbano per abitante, ben 995 mq pro capite. Ma attenzione, se da questo dato si scorpora la superficie del Parco della Murgia materana rimane ben poco di quel verde urbano che ci si aspetta arricchisca l’ambiente cittadino.
Se si considera invece il rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente e Ambiente Italia, Matera si posiziona ottantanovesima su 105 capoluoghi di Provincia, e nella classifica relativa al consumo di suolo per abitante si scende al novantottesimo posto, se si considerano invece gli alberi censiti in aree pubbliche urbane per abitante la nostra città scende addirittura alla centounesima posizione. Insomma, ci sarebbe davvero poco da stare allegri in quanto a gestione del verde e del patrimonio arboreo e, nota ancor più dolente, in merito al controllo del consumo di superfici naturali e agricole per fini di urbanizzazione nella nostra città. C’è tanto cammino ancora da fare per il benessere del patrimonio floristico e ambientale del territorio in cui viviamo.
Sarebbe auspicabile a questo scopo che si utilizzasse con costanza il Censimento del verde pubblico per arrivare alla conoscenza piena della quantità, varietà, sviluppo vegetativo e stato fito – sanitario al fine di tutelare salute, stabilità e sicurezza degli elementi arborei che nel corso degli anni sono stati abbandonati a se stessi o addirittura sottoposti ad interventi inappropriati e violenti con potature drastiche, capitozzature, tagli di apparati radicali, che hanno minato in modo irreparabile alla loro salute e stabilità. Ci sarebbero da fare anche considerazioni in merito alle scelte non del tutto razionali prese anni addietro nella creazione del patrimonio arboreo urbano: sesti d’impianto troppo vicini per la piantumazione di alberi ad alto fusto che minano alla salute degli stessi, utilizzo eccessivo di conifere poco adatte alla città e generatrici di ossigeno meno efficienti delle latifoglie, utilizzo scorretto delle conifere come alberature stradali, ed altre criticità da risolvere. Un primo passo avanti è stato fatto alcuni mesi fa con l’approvazione del Regolamento per il Verde Pubblico, già sottoposto all’attenzione della passata Amministrazione, e successivamente con l’assunzione in Comune di un dottore agronomo a tempo indeterminato, figura il cui inserimento nell’organico cittadino era stato già previsto in passato. Con l’arrivo dei fondi previsti dalla Legge Regionale n. 82/2021 si può auspicare che si possa attuare una vera inversione di passo in direzione green della nostra amata città.
Noi di Fratelli d’Italia saremo vigili osservatori e garanti del corretto utilizzi delle ingenti somme in arrivo.