Giovanna Bellizzi: “La situazione del canale 7 a Policoro rende non dovuti i contributi consortili: Commissione tributaria regionale della Basilicata accoglie l’appello del contribuente”. Di seguito la nota integrale.
Ancora una volta i giudici tributari si sono pronunciati in merito alla questione del contributo che il Consorzio di Bonifica della Basilicata applica ai proprietari dei terreni in agro di Policoro.
In questo caso si tratta della Commissione Tributaria Regionale della Basilicata che ha integralmente accolto l’appello presentato da un contribuente e contro la sentenza emessa dai giudici tributari di primo grado.
L’appellante, difeso dall’Avvocato Giovanna Bellizzi, ha così dimostrato che non solo il beneficio non sussiste ma addirittura ha stabilito che sono proprie le opere dei canali del consorzio di bonifica ad arrecare danno ai terreni.
Si tratta dell’annosa vicenda del canale 7 che si trova nel territorio del comune di Policoro e di alcune opere, realizzate da terzi che, di fatto hanno ostruito il deflusso delle sue acque.
I giudici tributari di Potenza hanno accolto così la linea difensiva del ricorrente affermando che, in virtù dei documenti prodotti in giudizio, si conferma l’assenza di un beneficio concreto in termini di miglioria dei fondi che, al contrario, risultano eposti a pericolo di esondazione, sicchè, dicono i giudici della CTR di Potenza, difetta il secondo requisito di legge per ritenere dovuti i contributi richiesti con la cartella di pagamento impugnata.
Con la sentenza n. 251/1/2021 emessa dalla Commissione Tributaria Regionale, sez.1, si afferma anche che la situazione di pericolo del canale 7 è solamente una delle tante criticità presenti ed evidenziate dai documenti prodotti in giudizio e che pertanto, non è ragionevolmente sostenibile la ricorrenza, nel caso specifico, di un beneficio concreto nei confronti dei terreni del contribuente e, pertanto, appare priva di causa la corresponsione dei contributi richiesti in cartella e che, nel caso specifico, sono anche di importi rilevanti.
La sentenza è passata in giudicato atteso che il Consorzio di Bonifica della Basilicata non ha inteso impugnarla nei termini di legge.