E’ il secondo anno che la Regione Basilicata partecipa alla “Green week” organizzata dalla Direzione Generale per l’Ambiente della Commissione Europea. Un’occasione per discutere di politiche ambientali, il cui tema per l’edizione 2017, è rappresentato dal green job. Il forum di discussione nell’ambito della manifestazione europea, prosegue oggi a Potenza, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata con il convegno dedicato a Green jobs, aree protette e parchi organizzato dall’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente ed energia della Regione Basilicata. Esperti nazionali, Parchi nazionali e stake holder del settore si sono confrontati per indurre a un nuovo approccio e una nuova cultura, in una terra a forte vocazione per il lavoro green.
Si è discusso di come creare nuovi posti di lavoro verdi contribuendo alla crescita economica, sostenibile e socialmente responsabile. L’Agricoltura e la forestazione – è emerso – rientrano tra i settori da innovare, mentre nuove professioni stanno decollando dal monitoraggio sugli ecosistemi.
La domanda di lavoro è sempre più orientata verso l’economia circolare che richiede nuove competenze. La modernizzazione potrà essere veicolata dai sistemi scolastici attraverso la formazione.
In Basilicata si sta lavorando per mettere a disposizione uno sportello informativo per le aziende sul green job. Non a caso il Dipartimento Ambiente della Regione ha coinvolto nell’iniziativa i Parchi nazionali: Aspromonte, Abruzzo, Cilento, quest’ultimo portatore del modello di green comunities.
“In Basilicata – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Francesco Pietrantuono – stiamo provando a costruire un percorso condiviso con la messa in rete di aree protette, parchi – e stiamo studiando i casi di successo realizzati con tecnologie innovative. Bisogna generare meccanismi virtuosi di informazione sulla ricchezza della biodiversità e del paesaggio riuscendo a sviluppare idee imprenditoriali su quei beni.
Abbiamo da poco costituito nuove Zsc, il prossimo step sarà quello di puntare alle attività rivolte alla scuola e all’Università per nuove opportunità di formazione.
La Regione Basilicata prova a costruire con i giovani scouting di idee per lo sfruttamento del paesaggio al fine di giungere alla formazione di imprese che possono stare sul mercato. Con i soggetti che si occupano di trasferimento tecnologico vorremo mettere in piedi una filiera affinché i giovani lucani facciano della ricchezza della biodiversità occasione di lavoro”.
Durante la prima parte dei lavori tre le varie testimonianze quella di Marco Gisotti, giornalista esperto di Green jobs: “Non basta essere un ente gestore di una area protetta per essere un lavoratore che opera nel green job. Economia verde e quella circolare sono sempre più vicine. In Italia ci sono 3 milioni di green worker: la gran parte proviene dal mondo della ricerca. Anche in Basilicata nel 2016, le assunzioni in questo settore sono state in linea con la media nazionale. “Rete Natura 2000” sta producendo 30mila posti di lavoro all’anno. Le professioni verdi sono sempre più richieste e le aziende considerate ‘green’ sono quelle che hanno fatto dell’innovazione e della sostenibilità la loro ragione”.
Il greeb job – è stato detto – non è soltanto un settore, ma una visione. Un approccio diverso con il proprio territorio e con l’ educazione ambientale. “Giocolavoro”, è solo un esempio di nuovo approccio al lavoro verde per aiutare gli studenti a conoscere le opportunità della green economy, presentato nel corso dei lavori della giornata.
Sabato 24 giugno a partire dalle 9, si conclude la tre giorni di lavori con un esempio di Green jobs con una escursione organizzata dall’Aigae regionale e le guide del Parco Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese che partirà dalla sede del Parco nazionale a Marsico Nuovo .