“Biodiversità e governance in Basilicata” è stato questo il tema di un incontro che si è tenuto nella Zona di Conservazione Speciale delle Gravine di Matera, presso il Cea “Jazzo-Gattini”. La tavola rotonda è stata organizzata nell’ambito della “Green Week” per la Conferenza internazionale sull’Ambiente, che ha preso il via da Bruxelles. A tale iniziativa la Regione Basilicata ha aderito con l’evento satellite promosso dall’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura del dipartimento Ambiente.
Nel patrimonio di biodiversità in Basilicata , sono stati individuati 58 siti che rientrano in “Rete Natura 2000”, pari al 17,2% circa della superficie regionale. Il monitoraggio dei Sic intrapreso all’interno del progetto ha aggiornato la presenza delle specie e ha definito meglio il loro stato di conservazione. Le informazioni sono contenute in una pubblicazione suddivisa in tre volumi dal titolo “Sistemi Ambientali e Rete Natura 2000 della Regione Basilicata: scoprire e proteggere gli ambienti naturali e i paesaggi culturali della Lucania”, presentata oggi nel corso della Tavola rotonda.
“Oggi abbiamo ospitato un importante evento nel Parco della Murgia materana, ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer, con interessanti relazioni sui temi della biodiversità e della diversità paesaggistica, integrate tra loro. É stata l’occasione per riflettere sul ruolo dei parchi, delle aree protette, che non mi stancherò mai di dire – ha sottolineato Berlinguer – devono diventare i motori dell’economia lucana. Queste sono le risorse che madre natura ci ha dato e queste dobbiamo proteggere e valorizzare, rendendole un grande attrattore turistico”.
“L’attenzione alla tutela della biodiversità è la chiave per l’integrazione di politiche di governo di un territorio come la Basilicata ricco di natura e paesaggio – ha detto invece la dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, Carmen Santoro. La costruzione della rete ecologica di Basilicata diventa elemento unificante di un territorio complesso, filo conduttore di una visione di sviluppo futuro in cui tutela e valorizzazione si coniugano nella visione della pianificazione sovraordinata e settoriale. In questa direzione il Piano paesaggistico regionale, il Piano di tutela delle acque, il Piano di gestione delle coste, sono tutti strumenti utili ad esaltare gli elementi identitari ed i valori del territorio di Basilicata cui costruzione il dipartimento è fortemente impegnato”.
La dirigente generale del dipartimento Ambiente nel corso nel suo intervento ha anche preannunciato la prossima presentazione della Carta tecnica regionale, uno strumento omogeneo che faciliterà la redazione tecnica dei diversi Piani.
L’appuntamento ha visto la partecipazione dei Parchi lucani e dei quattro Centri di Educazione Ambientale (Ceas Bosco Faggeto di Moliterno, Cea Dolomiti Lucane, Cea Matera – Jazzo Gattini e Cea Pollino). Tali Centri attraverso il programma “Epos” sono individuati come i riferimenti principali per favorire la formazione permanente e mantenere alto l’interesse sulle questione ambientali. Una passeggiata tra le ricchezze faunistiche e floristiche dell’area ha concluso la giornata all’interno della Zona Speciale di Conservazione.