Cristos Xiloyannis e Bartolomeo Dichio, docenti universitari ecofisologi dell’Unibas hanno inviato una nota che contiene osservazioni e considerazioni sulla Relazione tecnica “Analisi di stabilità visiva” in merito alla perizia di 86 piante effettuate in data 28 Luglio 2017; decisioni progettuali relative alla Linea di intervento di riqualificazione dell’Asse di via Lanera da parte di un gruppo di esperti dell’Università degli studi della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
E’ ampiamente noto che molti comuni si affidino a sommarie valutazioni di tecnici che usano metodi speditivi, tra cui la nota VTA (Visual Tree Assessment), per snellire procedure di taglio e consentire in fretta la realizzazione di opere pubbliche calendarizzate e finanziate. E’ a tutti noto, tuttavia, che tali metodi sono ritenuti assolutamente non esaustivi e sicuri tanto che lo stesso autore, il tedesco Mattheck, prevede, in presenza di gravi difetti o sintomi, l’utilizzo di esami più approfonditi.
Con il presente documento si intende evidenziare la necessità di un’analisi più approfondita da effettuarsi per ognuno degli 86 alberi considerati da abbattere secondo la relazione tecnica basata “sull’analisi di stabilità visiva” e datata 28 luglio 2017. La modalità di valutazione utilizzata nella suddetta perizia risulta essere superficiale e non esaustiva. Da un sopralluogo sul posto abbiamo constatato
visivamente che diversi alberi sono in piena salute e possono essere conservati. Pertanto, si rivela fondamentale un’indagine più precisa, caratterizzata dal campionamento di tessuti vegetali e analisi di laboratorio per definire lo stato fitosanitario di ogni albero, per salvaguardare il patrimonio naturalistico e paesaggistico già presente nella città di Matera.
La tutela, la valorizzazione e il miglioramento del verde urbano avviene tramite l’attuazione dei Regolamenti del verde urbano pubblico e privato e dei Piani del verde. Tali strumenti sono fondamentali per ogni comune italiano e rappresentano le regole del patrimonio verde di ogni città. La conservazione e tutela del verde pubblico si attua mediante la programmazione inserita negli strumenti di cui sopra. Il
comune di Matera è dotato di un Regolamento di tutela del Verde Urbano (Delibera C.C. n. 76 de/9 novembre 2005) ma non di un Piano del Verde. Nel suddetto Regolamento l’articolo 18 (comma 2) e soprattutto l’articolo 22 comma 4 recitano:
“In attesa della realizzazione dell’ Archivio Comunale delle Piante Tutelate, saranno considerate tutelate, oltre alle piante esistenti nelle aree a “vincolo paesaggistico”, tutte quelle piante di età superiore a 30 anni in buono stato fitosanitario e di particolare pregio botanico o storicopaesaggistico”; e comma 7:
“Per gli interventi edilizi sia pubblici che privati, le eventuali autorizzazioni di abbattimento di albero tutelato saranno rilasciate solo in casi del tutto singolari e sentito il parere delle Associazioni ambientaliste più rappresentative presenti sul territorio e di eventuali esperti in materia……omissis” I vincoli paesaggistici sono disciplinati dal Codice dei beni Culturali e del Paesaggio (Decreto Legislativo 22
gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche) e successive semplificazioni con il Dpr 9 luglio 2010 n. 139, tra cui non sono comprese opere di abbattimento semplificato di piante monumentali (solo in parte, vedere da 34-36).
Se, dalle indagini più approfondite, dovessero risultare piante da abbattere per problemi di stabilità e/o fitosanitari, sarà necessaria la sostituzione con nuovi impianti, come previsto dal suddetto Regolamento. Le essenze da impiantare in sostituzione dovranno essere concordate tra l’Università degli studi della Basilicata, le associazioni ambientaliste e la Soprintendenza e non, come avvenuto nel progetto di riqualificazione dell’Asse di Via La Nera, senza coinvolgere gli enti interessati e rispettare quanto previsto dal Regolamento del verde: la sostituzione di alberi abbattuti dovrà avvenire impiantando nuovi soggetti (almeno 1 per ogni albero abbattuto, 5 nel caso di alberi tutelati).
In assenza di un Piano del Verde la responsabilità degli amministratori sarebbe dovuta essere quella di tutelare il patrimonio attraverso azioni conservative. Nel progetto di riqualificazione dell’Asse di via La Nera non è stato assolutamente utilizzato un approccio conservativo che mantenesse alcune piante già presenti, ma è stato previsto l’abbattimento di tutti gli 86 alberi considerati e presenti nell’area in esame. Si dimostra, altresì, fondamentale che il Comune di Matera si doti di un piano di gestione e governo delle
aree verdi urbane. Si richiamano di seguito alcuni articoli della legge 14 Gennaio 2013 n. 10 (Norme per lo sviluppo degli spazi
verdi urbani G.U. del 1 febbraio 2013):
Art.7: Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate
di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, storico e culturale. Comma 4. Salvo che il fatto costituisca reato, per l’abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro
100.000. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell’apparato radicale effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato.
Art. 3: per ogni bambino nato o adottato nei comuni sopra ai 15.000 abitanti venga piantato un nuovo albero dedicato
tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi i dati dell’albero dedicato vengano comunicati ai genitori del bambino
gli amministratori del comune producano un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, ecc.)
In conclusione, con la presente, si chiede di tenere in considerazione le suddette osservazioni e voler sospendere le operazioni di abbattimento delle piante, al fine di procedere con ulteriori indagini, per poter meglio valutare le reali condizioni di salute degli alberi interessati e salvaguardare un bene paesaggistico e culturale.