“Sogin ed Enea provvederanno, da subito, a rimuovere il serbatoio e la relativa condotta, afferenti al dismesso impianto Magnox, individuati quale fonte probabile di primaria contaminazione, previa presentazione di una relazione tecnica, in contraddittorio con l’Arpa Basilicata. Enea provvederà, inoltre, al tempestivo emungimento dei piezometri che presentano il superamento e a realizzare ulteriori piezometri da spurgare periodicamente, anche ai fini del monitoraggio e di primo intervento di confinamento della contaminazione a carico del cromo esavalente”. E’ quanto ha fatto sapere il sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, rispondendo ad una interrogazione presentata dall’on. Cosimo Latronico (DI) in merito alle problematiche ambientali l’impianto nucleare Trisaia di Rotondella. “Enea provvederà altresì alla realizzazione di piezometri a valle della statale 106 ionica, – ha aggiunto Velo – al fine di indagare un’eventuale propagazione della contaminazione. Le risultanze del monitoraggio saranno prese a base per la redazione di un progetto preliminare a cura dell’Enea per la messa in sicurezza operativa del sito”. Per Latronico “ è necessario accelerare la messa in sicurezza dell’area, per accertare cause e responsabilità dell’inquinamento, e per portare a definitiva caratterizzazione del sito, al fine di pervenire all’indispensabile e non più procrastinabile bonifica. Sarebbe grave che un’agenzia, qual è l’Enea, che ha come obiettivo la difesa dell’ambiente – ha concluso il deputato lucano – possa insistere su terreni a rischio inquinamento”.
Ott 14