A seguito della drammatica escalation degli incendi boschivi occorre prendere delle contromisure per salvare il salvabile. No Scorie “Trisaia” chiede ai sindaci 3 cose:
1) L’istituzione del catasto incendi e dei soprassuoli percorsi da fuoco come prevede l legge L. N. 353/2000 E S.M.I. La Legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000 e s.m.i. definisce divieti, prescrizioni e sanzioni sulle zone boschive e sui pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco prevedendo la possibilità da parte dei comuni di apporre, a seconda dei casi, vincoli di diversa natura sulle zone interessate. In questo caso chiediamo ai comuni di inserire le aree incendiate in nuovi piani di forestazione anche utilizzando i fondi UE.
2) Di emettere ordinanze urgenti contro eventuali e ulteriori tagli per la filiera delle biomasse industriali e i tagli massicci delle aree boschive. Lasciando bosco e sottobosco come aree di sopravvivenza per le popolazioni locali e i piccoli addetti del settore che hanno un minimo di consumo di legna per il riscaldamento ed altri usi civili.
3) Di impugnare davanti al tar la delibera della regione Basilicata del 19 luglio 2017 quale nulla osta-delibera per la produzione di biomasse nel Pollino. Una delibera che non tiene in alcun modo conto degli incendi di questa stagione, della siccità,della fauna, dei cambiamenti climatici e dell’apporto delle foreste alla riduzione della c02. Delibera che non considera nemmeno gli ecosistemi forestali come protezione dalla desertificazione, dalle frane e che incidono anche nella ricarica delle sorgenti di acqua.