Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota, fa il punto sulla situazione ambientale che riguarda la discarica del borgo La Martella di Matera dopo l’incendio del 4 agosto scorso.
In via preliminare facciamo un po’ di chiarezza perchè le macchiette lasciano il tempo che trovano!
I social non sono organismi istituzionalmente riconosciuti quindi se una Ordinanza emessa dal Sindaco Bennardi esiste questa va pubblicata sull’Albo Pretorio e comunicata alle autorità competenti, fino a qualche tempo fa in Comune si sapeva chi fossero le autorità competenti, di sicuro non già “gli amici su Facebook”.
In data 4 agosto 2021 alle ore 13:00 circa si sviluppò un incendio presso la piattaforma di trattamento RSU “La Martella” Matera, che produsse una vasta colonna di fumo denso; Il sindaco emise in pari data l’ordinanza 3069/2021 con la quale si ordinava:
– il divieto di raccolta e consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati;
– di provvedere al mantenimento degli animali da cortile in stabulazione chiusa;
– il divieto di pascolo degli animali;
– il divieto di raccolta ed utilizzo dei foraggi freschi per l’alimentazione degli
animali provenienti dall’area interessata.
Arpab ha compiuto il suo monitoraggio che ha pubblicato nella forma completa il 4 Novembre scorso, tanto per cambiare anche su fronte Arpab siamo a macchietta con il Dir. Gen. Tisci ma tralasciamo; di seguito è il link dell’attività svolta
http://www.arpab.it/incendio-discarica-lamartella.asp
Nelle ore in cui era in atto l’incendio, nell’aria vi furono valori superiori alla media di benzene ed
idrocarburi non metanici poi la situazione si stabilizzò cosi come è dimostrato dalle analisi condotte sui terreni agricoli e nei punti monitorati, i deposimetri non hanno rilevato criticità circa gli IPA, le diossine,i furani ed i PCB, anche Il filtro del campionatore volumetrico ed i campioni di top soil prelevati non hanno fatto rilevare alcuna criticità.
In buona sostanza non sono emerse difformità rispetto ai valori tollerati sia nell’aria che sui terreni.
L’ordinanza n° 3069/2021 si poteva ritenere superata, questo è stato il tono della comunicazione dell’Asm; questo dovrebbe essere il contenuto dell’ordinanza emessa dal Sindaco Bennardi .
Discorso a parte merita il controllo della rete piezometrica per ciò che concerne le acque di falda o
sotterranee.
La rete piezometrica è composta da 5 piezometri della seria PZ, 13 della serie SP più due di bianco,
SPB1 posto a monte dell’impianto a circa 1.200 m. ed SPB2 a monte dell’impianto a circa 700 m.
I suddetti piezometri e quelli a ridosso dell’impianto ma a monte (SP1 e SP3) mostrano superamenti di alcuni dei parametri normati, per questi si rinvia ad un previsto studio dei valori di fondo che ci auguriamo avvenga quanto prima da parte di Arpab .
Le criticità permangono tutte al Piezometro SP4 posto in prossimità dei settori III e IV della discarica che sono sovrabbancati e del quale sovrabbanco è previsto lo spostamento.
Nelle more del completamento delle operazioni di bonifica poiché nel piezometro indicato ci sono
ancora oggi dati oltre soglia CSC- Coefficiente Soglia di Contaminazione – significativi per Solfati, Nichel, Manganese, Boro e Fluoruri è ancora in essere l’ ordinanza contingibile ed urgente N°354/2016 del 13-9-16 emessa dal Sindaco De Ruggieri con le relative prescrizioni. In via cautelativa e precauzionale vige il divieto assoluto di emungimento ed utilizzo, anche per soli fini agricoli/irrigui, dell’acqua sotterranea da tutti i pozzi privati, provvisti e/o sprovvisti di autorizzazione, con livello di emungimento inferiore a mt.50, allocati all’esterno del perimetro della piattaforma di gestione dei rifiuti e distanti da essa non meno di 2 Km..
Tutti i proprietari e/o conduttori ad altro titolo dei fondi rustici con entrostanti i suddetti
pozzi ricadenti nella fascia di suoli larga 2 Km. misurata a partire dal perimetro della
piattaforma sono i destinatari del predetto atto ordinativo.