La decisione, annunciata oggi dal presidente della Regione Pittella e dal sindaco di Melfi Valvano, scaturisce dall’episodio verificatosi il 2 novembre scorso e non sufficientemente chiarito dalla società.
Diffida alla società Fenice srl e sospensione delle attività del forno a tamburo rotante per l’incenerimento di rifiuti speciali. Lo hanno annunciato questa mattina, in una conferenza stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e il sindaco di Melfi, Livio Valvano. Il governo regionale si appresta a ratificare la decisione con un atto.
Il 2 novembre scorso dal camino, siglato E2, dello stabilimento situato a San Nicola di Melfi è scaturita per diverse ore una fiammata lunga e di insolito colore rossastro. Un episodio sul quale, però, Fenice non ha fornito gli elementi necessari per fare chiarezza sulle cause della combustione e soprattutto sulla natura dei materiali bruciati. Su esplicita richiesta dell’Arpab, intervenuta per i controlli e per monitorare la situazione, la società Fenice si è limitata a produrre una nota in cui indica tra le possibili cause la presenza di iodio, ma senza addurne le prove.
La nota è stata giudicata insufficiente e in più fa rilevare, come si evince nel rapporto di Arpab, “l’inadeguatezza da parte della società, nel governo del processo produttivo” in quanto difforme dalle prescrizioni date dal governo regionale attraverso la concessione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), compreso l’utilizzo di adeguate tecnologie. Inoltre, l’Arpab sottolinea anche “l’inappropriatezza della gestione dei rifiuti e il non corretto funzionamento del sistema di abbattimento dei fumi”.
Pittella ha evidenziato innanzitutto il lavoro sinergico tra Regione, Comune di Melfi e Arpab. “Sulla questione ambiente – ha detto – si è incrinato il rapporto tra istituzioni e cittadini. Ritengo che, per recuperare fiducia, il modo migliore siano gli atti concreti, Fenice non è un caso isolato. Si sta mettendo in campo su tutto il territorio regionale, soprattutto nelle aree più critiche, una serie di strumenti per monitorare lo stato di salute dell’ambiente. E sarà in base ai risultati che il governo regionale interverrà”.
Il primo cittadino di Melfi, Valvano, ha rimarcato il puntale lavoro svolto dall’Arpab in questi mesi, evidenziando l’attenzione e la professionalità mostrata dall’ente nel monitorare ogni aspetto della questione Fenice. Inoltre Valvano ha dichiarato la “totale fiducia verso il governo regionale, che ha operato con celerità e serietà, e con atti e fatti, su ogni aspetto concernente l’attività dell’inceneritore Fenice, dimostrando grande attenzione sulle tematiche della sicurezza e dell’ambiente”.
FENICE: IDV, TUTELA SALUTE-AMBIENTE-TERRITORIO NON E’ IMPRESA IMPOSSIBILE
“La sospensione delle attività del forno a tamburo rotante di Fenice per l’incenerimento di rifiuti speciali e la diffida alla società Fenice srl dimostrano che difendere la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e salvaguardare attività agricole e produttive nell’area San Nicola di Melfi-Lavello non è un’impresa impossibile o da affidare ai super-eroi dei film”. E’ il commento della segreteria regionale di Italia dei Valori che si è battuta al fianco dei comitati popolari, dei cittadini, dei Comuni del Melfese-Lavellese per questi obiettivi. Soprattutto alla mobilitazione popolare – è scritto nella nota – va riconosciuto il pieno merito di quanto annunciato oggi dal Governatore Pittella.
Le vicende che hanno riguardato in passato l’Arpab proprio in merito al controllo inefficace se non inesistente sull’impianto Fenice – evidenzia Idv – è sicuramente la pagina più nera dell’attività istituzionale in tema ambientale: invece di garantire cittadini, agricoltori, comunità locali sono state coperte situazioni di inquinamento tutte ancora da chiarire, con conseguenze gravissime sulla salute pubblica. I provvedimenti del Governo Regionale segnano dunque una svolta significativa sino al traguardo – noi auspichiamo – del divieto di incenerimento dei rifiuti a vantaggio del riciclaggio, anche attraverso un rapporto sulla tutela della biodiversità e sino a chiudere una volta per tutte con pratiche obsolete e pericolose come l’incenerimento dei rifiuti. Da questo punto di vista l’Europa può e deve giocare un ruolo chiave nella protezione della biodiversità e nella lotta ai fenomeni che minacciano anche la nostra salute come l’incenerimento dei rifiuti. La nuova strategia di ripresa economica Ue va in questa direzione per fermare la perdita di biodiversità entro il 2020. L’auspicio è che anche il governo italiano voglia seguirne le indicazioni, in merito a green economy, salute e nuove tecnologie, alla lettera. Per ora registriamo un positivo passo avanti della Regione sul quale continuare a vigilare”.
bene! mo aspettiamoci la serrata di Fenice ed il trasferimento dei lavoratori di Tecnoparco che oggi protestavano sotto la prefettura di Matera ai cancelli di Fenice. Forse no perchè malgrado tutto i francesi sono seri.