“La risposta del governo non può bastare : non è sufficiente costituire un tavolo di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente per monitorare lo stato delle cose nella vicenda petrolio della Basilicata”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor), in merito alla risposta ricevuta dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ad un’interrogazione in commissione Ambiente alla Camera sulla vicenda ‘petrolio-ambiente-lavoro’ in Basilicata. “Le accuse degli inquirenti sono gravissime perché riguardano il comportamento dell’Eni ed il presunto mancato rispetto dei codici ambientali oltre che il mancato funzionamento del sistema dei controlli a partire da quelli in capo all’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Mentre la magistratura fa il suo corso – ha continuato Latronico – occorre una forte assunzione di responsabilità da parte del governo nazionale sia per verificare lo stato delle matrici ambientali che per verificare se ci sono le condizioni per la ripresa produttiva degli impianti che coinvolgono migliaia di lavoratori. Il governo deve verificare i comportamenti dell’Eni per accertare la regolarità dei comportamenti e le responsabilità attuali in ordine al ciclo produttivo che non può essere sospeso unilateralmente. In ultimo se l’Arpa regionale e’ inadeguata il governo nazionale deve prendere provvedimenti adeguati ed immediati per garantire la tutela della salute e dell’ambiente. Continueremo a vigilare perché il governo nazionale si assuma le sue responsabilità di fronte ad uno dei più grandi impianti petrolifere d’Europa”.
Mag 19