Gianni Leggieri, consigliere regionale M5S alla Regione Basilicata: “Nuova fiammata al Centro Oli, ora Berlinguer mantenga fede alla diffida”.
Proprio mentre su Rai 1 andava in onda la puntata di Linea Verde che decantava i sapori della nostra terra, dal comignolo del Centro Oli di Viggiano si levava l’ennesima fiammata di veleni.
Sull’accaduto interviene il Portavoce regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Leggieri, attraverso una interrogazione diretta all’Assessore all’ambiente con la quale si chiede di conoscere le procedure che si intendono attuare nei confronti dell’ENI.
Purtroppo non è la prima volta che ciò avviene.
In occasione della precedente fiammata, infatti, l’Assessore si era scagliato contro la società inviando una vera e propria diffida nei confronti dell’ENI nel caso in cui si fossero ripetuti i malfunzionamenti all’impianto affermando che si sarebbero attivate le procedure di legge.
Una asserzione dai toni forti che oggi appare come parole vuote e prive di significato. Promesse che ad ora non sembrerebbero aver trovato riscontro.
Per questi motivi il Consigliere Leggieri interviene sull’argomento dichiarando che in un paese serio alle parole devono necessariamente seguire i fatti. È giusto recarsi nei luoghi del disastro ma se dopo non si prendono provvedimenti seri per tutelare, come nel caso di specie, la salute dei lucani, ne va della credibilità non solo di chi dice che farà ma anche di tutto l’apparato istituzionale della Regione.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Non dimentichiamo i buoni propostiti di Berlinguer: Non possiamo rassegnarci a questo andazzo; valuteremo ogni possibile provvedimento”.
Suonano surreali le parole pronunciate dall’Assessore Berlinguer nello scorso mese di Settembre in occasione delle visita al Centro Olio di Viggiano dopo gli ennesimi incidenti che avevano provocato innalzamenti anomali della fiaccola di sicurezza.
Gli eventi in Basilicata sono però ciclici. ieri, intorno alle 14.30, sempre al Centro Oli Eni di Viggiano, si è verificato un nuovo innalzamento anomalo. Su questa vicenda siamo stati sempre attenti: già in tre occasioni avevamo interrogato il Presidente Pittella e l’Assessore Berlinguer, per provare a capire le cause di questi incidenti e cercare di porre in essere provvedimenti concreti per scongiurare il rischio di nuovi incidenti.
Risposte? Sempre lacunose. L’incidente del 10 Gennaio 2014 era dovuto a un errore umano, quello del 26 Agosto a un guasto alle turbine generatrici di energia elettrica mentre quelli verificatosi nel mese di Settembre a “improvvisi buchi di tensione nella fornitura di energia elettrica”. Di certo conosciamo le conseguenze di questi innalzamenti anomali: incrementi nelle concentrazioni di silene, benzene, etilbenzene ed altri composti (13 Gennaio), raggiungimento della soglia di preallarme di H2S (acido solfrodico, 1 Settembre 2014), superamento del limite normativo del rumore nella centralina P2 per circa 15 minuti (1 e 8 Settembre).
I lucani attendono risposte serie. Bene sarebbe sapere lo stato di attuazione delle disposizioni che il Ministero dello Sviluppo Economico – Sezione UNMIG di Napoli ha trasmesso all’Eni nello scorso mese di Settembre.
Di tutto questo abbiamo chiesto conto a Berlinguer e Pittella nell’ennesima interrogazione presentata in giornata odierna. Fiamma dopo fiamma gli incidenti restano. Aspettiamo soluzioni convincenti.