Si è tenuto nella Prefettura di Potenza l’incontro fra Regione, Comune di Potenza, il rappresentante della Sinerfin S.p.A rappresentata dal dottor Di Carlo, sindacati e una rappresentanza della delegazione di lavoratori delle Industrie del Basento al fine di rimuovere gli ostacoli che da troppo tempo bloccano l’avvio del progetto.
Un progetto che può garantire non solo l’occupazione dei circa 20 lavoratori che da quasi due anni sono senza alcun sostegno, ma anche di altriche, da quanto emerso in occasione di incontri in Regione in cui è stato illustrato il progetto, sarebbero almeno 100.
Dall’incontro è emersa la volontà di tutte le parti a far andare avanti l’ipotesi della sottoscrizione di un accordo di programma, tant’è che è stato deciso di tenere entro venerdì 21 prossimo un incontro tecnico in sede prefettizia tra Regione, Comune ed ASI al fine di verificare CHIdeve promuovere l’accordo fra le amministrazioni e la società proponente, ai sensi di quanto previsto dall’art.34 del D.lgs. n.267 del 18.08.2000.
A mio parere è fondamentale assumere una decisione nel rispetto di norme e leggi, a partire da quelle urbanistiche, sapendo che un’area come quella della ex Magneti Marelli va comunque riqualificata.
Non si tratta di favorire alcuna speculazione e ne tantomeno di fare colate di cemento, ma semplicemente di fare scelte oculate sul destino di una zona, come quella lungo il Basento a ridosso della città, evitando la sua trasformazione da area industriale ad area commerciale fuori da una programmazione/pianificazione che pure tutti hanno dichiarato di volere ma nei fatti e nel frattempo si è cambiata la destinazione d’uso a seconda dell’abbisogna.
Non può funzionare in questo modo. In modo trasparente si deve dire qual è il progetto che si ha sulla città e sull’area industriale, da parte di tutti ed in particolare: Comune, Regione e Consorzio ASI. Questo sapendo che la città ha bisogno di recuperare un ruolo ed una funzione nell’ambito regionale fornendo servizi avanzati, a sostegno di imprese e cittadini consapevoli che al primo posto bisogna mettere il lavoro e la sua qualità.