Si è tenuta martedì 10 aprile presso il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, la Conferenza di Servizi legata al tema dell’inquinamento chimico ravvisato nel centro Enea di Rotondella nel giugno 2015.
Al centro della discussione l’impianto in disuso, il serbatoio cosiddetto “Co.Nu. Magnox”, che di tale inquinamento sarebbe la probabile causa. La Conferenza di Servizio ha fatto seguito a quella tenutasi lo scorso 16 gennaio a Rotondella.
Si è parlato delle azioni da porre in essere per la rimozione, assieme alla presa d’atto delle analisi eseguite in contraddittorio con Arpab-Sogin e all’approvazione del Documento di analisi del rischio.
In discussione anche la problematica relativa allo smaltimento delle acque emunte dai cinque piezometri per le analisi. Presenti i rappresentanti del Comune di Rotondella, Enea, Sogin, Dipartimento Ambiente Basilicata, Asm (Servizio Veterinario Igiene Alimenti), Ufficio Suoli e Rifiuti Arpa Basilicata, Ufficio Radioattività Arpa.
Sulla rimozione del serbatoio e della relativa condotta si è preso atto che i lavori inizieranno, come ha comunicato l’ingegner Giambattista Labattaglia dell’Enea, non appena Ispra avrà preso atto dell’integrazione del piano richiesta con la Conferenza di Servizio del 16 gennaio e inviata da Enea con nota del 19 marzo.
Così si è espresso Vito Agresti, sindaco di Rotondella. “La Conferenza di oggi ha rappresentato un passo avanti per la soluzione del problema che ha creato tanto allarme tra le popolazioni. Siamo riusciti ad approvare il Documento di Analisi del Rischio. Non è facile gestire un problema che mette insieme tanti diversi attori, ma abbiamo lavorato in un clima di intesa e preso atto dello stato delle cose. Secondo quanto ha dichiarato Enea, dopo l’ok di Ispra l’azione di dismissione del serbatoio e della condotta inquinante potrà essere avviata. Teniamo alta l’attenzione poiché sappiamo, e ce lo ha confermato il dottor Giandomenico Nardone (C.A.D.A. consulente per Sogin) che il sito risulta contaminato e necessita di interventi urgenti. Ci tranquillizza, al contempo, quanto ha riferito il Dottor Antonio Martemucci, Direttore dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asm, che ha dato conto di esami dell’acqua su tre pozzi di attingimento di aziende agricole esistenti sul territorio e il cui esito è risultato conforme alle norme vigenti”.
Rotondella,10.04.2018