Ai disastri non si risponde solo con i bandi: Pittella deve appurare le responsabilità di chi ha avvelenato il territorio. E’ quanto affermano Giuseppe D’Armento (consigliere comunale Fratelli d’Italia di Nova Siri, Dipartimento Nazionale Difesa e Sicurezza FdI) ) e Salvatore Cosma (consigliere provinciale Fratelli d’Italia di Matera e portavoce provinciale Fratelli d’Italia di Matera)
Di seguito la nota integrale.
Il Presidente della Regione non è, politicamente, un “pulcino appeno uscito dall’uovo” avendo fatto parte a pieno titolo di una maggioranza di centrosinistra che ha piene responsabilita’, se non coattive per lo meno omissive, in merito alla cortina di omertoso silenzio che per anni ha coperto i danni alla salute dei Lucani derivanti dall’ attività estrattiva petrolifera in Basilicata; Il suo impegno in tal senso , quindi, e’ assolutamente doveroso e non solo per ragioni istituzionali ma anche deontologiche, essendo egli un medico e questo va sottolineato. L’annuncio del Presidente Pittella relativo ai bandi per la bonifica della Val Basento, pubblicato dopo la divulgazione da parte della Prof.ssa Colella e del Dott. Santoriello dei dati a dir poco allarmanti delle falde acquifere della Val Basento, è degno di alcune osservazioni.
Innanzitutto il Presidente Pittella ha evitato completamente la definizione di ogni dettaglio in merito a come sarà affrontatala questione ambientale: Presidente perché continua questo filo di omertà che collega voi alla precedente giunta De Filippo? Ha paura di colpire interessi economici ben precisi che hanno voluto usare il SIN – Val Basento come una grande discarica sotterranea? Adesso, Presidente, vigilerà sull’affidabilità delle imprese che svolgeranno le bonifiche o dentro ci sarà sempre qualche amico del potere?
Troviamo insopportabile il tono e l’indifferenza mostrati verso quei dati, un’indifferenza che sa di mala-politica.; non avete proferito una sola parola o giudizio verso dati conosciuti dal 2004 e che sforano la soglia di legge con un andamento da Terzo Mondo: la gente dell’area va salvaguardata immediatamente, va esteso il monitoraggio su tutto il Sin e le aree attigue per capire con assoluta certezza, la tutela della salute del popolo lucano lo impone, se vi sia stata contaminazione della catena alimentare od impatti sanitari. E’ una situazione da stato d’emergenza.
Le responsabilità di chi ha trattato il territorio come una pattumiera vanno appurate: i criminali vanno perseguiti non solo “bonificati”. Spieghi subito, Presidente Pittella, alla popolazione della Val Basento lo stato reale della situazione, spieghi perché ora arrivano le bonifiche, li informi sullo stato d’avanzamento dei lavori e dica alla gente cosa deve fare fino a quando le bonifiche non saranno completate. I dati sulle falde acquifere della Val Basento non si risolvono incrociando tre parole e due promesse: l’inquinamento non è tematica improvvisata così come la tutela ambientale non è vuota retorica.
La Val Basento ingoia ogni settimana migliaia di tonnellate di rifiuti petroliferi e non: spieghi ai cittadini cosa accade, perché parte del traffico pesante proveniente dalla Val d’Agri si è spostato dal Tecnoparco a Ferrandina Scalo, spieghi il motivo per cui i Carabinieri del NOE stanno indagando, pare, sulle strane esalazioni denunciate a Pisticci Scalo dopo l’alluvione di inizio dicembre.
Presidente Pittella non metta, come ha fatto il suo predecessore, la testa sotto la sabbia dinanzi a problemi di assoluta priorità come l’incolumità di un intero popolo: determinata stampa regionale la appella come “Gladiatore” , a noi basta che sia “Medico” e che da tale tenga la testa alta di fronte a questa sfida terribile.