“Prima di esigere, legittimamente, dalla Regione Puglia interventi di urgenza per mettere fine all’inquinamento delle acque dei torrenti Jesce e Gravina, l’assessore Berlinguer farebbe bene a spiegare i ritardi accumulati sui programmi che riguardano i depuratori lucani. Come è noto l’impianto sito in località Pantano sarà oggetto di adeguamento con il progetto di ristrutturazione ma l’affidamento dei lavori non avverrà prima della fine del 2015, mentre per altri due impianti lucani, Lamione e Sarra, non si registra alcuna notizia positiva”. E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale “se questa volta l’Arpab ha svolto in tempi ristretti il suo compito con le analisi e le valutazioni di un elevato grado d’inquinamento organico compatibile con reflui urbani, non completamente depurati, nei punti in prossimità del bivio con Picciano e presso il Torrente Jesce, il Dipartimento Ambiente della Regione al di là della lettera scritta all’assessore pugliese competente non dà segni di accelerazione degli adempimenti di propria competenza. Avevamo messo in guardia la Giunta regionale: le cosiddette misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo complessivo dei rifiuti così come sono state definite nel 2014 non risolvono in alcun modo il problema nel Materano. E’ il caso di ricordare che la Commissione Europea, in prima battuta, aveva fatto riferimento all’uso di almeno 422 discariche illegali in Italia, ma alla fine tra le due contestate ha incluso quella di Matera/Altamura Sgarrone, a conferma della gravità della situazione in provincia di Matera. Situazione analoga per le discariche dopo la chiusura di quella de La Martella-Matera: si tampona l’emergenza rinviando ogni soluzione efficiente e definitiva. Il risultato è quello di prendere tempo allontanando di qualche mese l’emergenza che poi si ripresenta puntualmente”.
A parere di Castelluccio “la questione centrale da affrontare resta pertanto l’adeguamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti in modo da autorizzare nuovi impianti di smaltimento, trattamento e di recupero. Facile – conclude – prendersela solo con la Giunta pugliese che pure di colpe ne ha tante, anche perché dopo la lettera inviata l’assessore Berlinguer, che di lettere ne ha già spedite altre, non ci fa sapere cosa intende fare”.