La situazione dell’inquinamento del torrente Gravina e dei relativi miasmi è stata al centro di un incontro voluto dall’assessore comunale all’Ambiente, Rocco Rivelli, al quale hanno partecipato il presidente dell’Ente parco Murgia materana, Pierfrancesco Pellecchia, ed i rappresentanti di Regione Basilicata, Acquedotto Lucano e di Aato idrico.
Secondo quanto affermato in una nota della Regione Basilicata, gli interventi di adeguamento e potenziamento dei depuratori Sarra, Lamione e Pantano, al servizio dell’abitato di Matera, sono stati finanziati per un importo di 10 milioni di euro attraverso la delibera Cipe n.60/2012 sul fondo di sviluppo e coesione 2007 – 2013.
I lavori verranno contrattualizzati entro il 31 dicembre 2013 per poi iniziare nella prossima primavera e comprenderanno anche un parziale intervento di recupero e sistemazione del collettore situato nei pressi di piazza San Pietro Caveoso.
I lavori consentiranno, inoltre, di porre fine definitivamente ai miasmi che di tanto in tanto attualmente arrivano alla città a causa della movimentazione dei fanghi al depuratore di Pantano.
I rappresentanti di Acquedotto Lucano, nel corso della riunione, hanno reso noto i risultati delle ultime analisi realizzate, così come richiesto anche dal Comune, su prelievi effettuati agli impianti di depurazione il 24 aprile 2013 dai quali emergono valori che rientrano nei limiti consentiti dalla legge.
“I lavori – afferma Rocco Rivelli – serviranno a rendere più sicuri ed efficienti gli impianti di depurazione della città, eliminando i miasmi oggi dovuti alla movimentazione dei fanghi. Tuttavia, come dimostrano le analisi che ci sono state consegnate da Acquedotto Lucano, l’acqua rilasciata dai depuratori non contiene valori oltre i limiti consentiti dalla legge”.
L’attenzione si è quindi soffermata sull’inquinamento del Torrente Gravina. A tal proposito si è deciso che l’assessore Rocco Rivelli e il presidente dell’Ente Parco della Murgia materana scriveranno al presidente della Regione Puglia affinchè al piano di azione già deliberato dalla Regione Puglia per il torrente di Jesce segua un finanziamento per la messa in sicurezza del depuratore in contrada Sgarrone di Altamura.
Un altro problema affrontato riguarda lo scarico contemporaneo di acque bianche e nere nel centro storico. “Si tratta di un problema antico che ci obbliga ad avviare un percorso rivolto a realizzare un sistema di separazione fra le due acqua a partire da contrada Lamione, un esempio che stiamo prendendo in debita considerazione”.
alla buon ora